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Mercati azionari: nuovi segnali di debolezza per Wall Street

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Mercati azionari: nuovi segnali di debolezza per Wall Street

Sotto la superficie di un indice S&P 500 ancora molto vicino ai suoi massimi storici si nasconde un crescente numero di società quotate le cui performance sono state nettamente peggiorate nelle ultime settimane. Un segnale che potrebbe evidenziare una crescente fragilità agi attuali livelli per Wall Street.

Secondo gli esperti il 15% dei titoli inclusi nel paniere più seguito della Borsa americana, infatti, si trovano in calo del 20% rispetto ai loro massimi delle ultime 52 settimane. Il fenomeno diventa ancora più diffuso se si prendono in considerazione l’S&P Mid Cap, nel quale è il 30% delle azioni a trovarsi in questa posizione, e l’S&P Small Cap, dove si sale al 48%.

E’ quanto ha notato il chief investment strategist di CFRA, Sam Stovall, in una nota diffusa ai clienti: “Per gli ultimi mesi, la maggioranza delle azioni sono scese più frequentemente di quanto non siano salite; è una evidenza del fatto che le condizioni di mercato si stanno indebolendo”.
Anche il cio di Guggenheim, Scott Minerd, ha notato lo stesso fenomeno: “Nel passato questa divergenza aveva indicato che il mercato era vulnerabile a un sell-off”, ossia ad un’ondata di vendite, aveva scritto su Twitter il 15 settembre.

 

Nonostante gli avvertimenti la maggioranza degli investitori mantiene ancora una visione rialzista. L’ultima edizione dello State Street Investor confidence index, che compie mensilmente un carotaggio sulle asset allocation dei professionisti del settore, ha segnato un balzo di 8,9 punti a fine agosto, portandosi a quota 110,1.

Secondo l’ultimo AAII Investor Sentiment Survey, compilato il 25 agosto, la maggioranza relativa degli intervistati si dice ancora rialzista sul mercato azionario con il 39,6% (contro 33% di ribassisti). Ad essere nettamente più bassa rispetto alla media storica è la quota di investitori neutrali sul futuro dell’azionario.

Nonostante i campanelli d’allarme, continua a prevalere l’aspettativa sul fatto che l’impatto della variante Delta sull’economia potrà essere limitato, regalando le premesse per una buona stagione per le feste invernali.