I mercati finanziari continuano a essere alla mercè dell’incertezza politica, che si rileva soprattutto in Europa in via delle elezioni che si svolgeranno in diversi paesi, e negli Stati Uniti, alle prese con le novità dell’amministrazione Trump. Le strategie di investimento appaiono poco chiare un questi giorni, se si considera che lo yen, le quotazioni dell’oro e l’azionario globale hanno oscillato tra il territorio positivo e quello negativo negli ultimi quattro giorni di contrattazioni. Perfino quella che da Bloomberg viene segnalata come una delle migliori stagioni degli utili societari dalla crisi finanziaria non sta entusiasmando più di tanto diversi listini azionari.
A tal proposito Laurence D. Fink, numero uno di BlackRock, ha affermato che l’incertezza è alimentata dai dubbi sulla reale capacità del Congresso Usa e della nuova amministrazione Trump di varare quelle misure che hanno scatenato il rally dei mercati subito dopo le elezioni Usa.
Nel corso di un’intervista rilasciata all’All Markets Summit organizzato da Yahoo Finance, Fink ha parlato della presenza di diverse “ombre che potrebbero avere un impatto sulla direzione del mercato”.
Fink ha definito inoltre “spaventoso” il grafico che mostra la relazione tra la crescita della fiducia dei consumatori Usa e il trend dell’indice S&P, facendo notare come il momento di acquistare azioni di norma si verifica quando sia lo S&P 500 che la fiducia dei consumatori si trovano ai minimi, come accadde nel 2009.
Ora che sono sui massimi, gli investitori si staranno dicendo: “Forse è questo il momento di vendere”.
Sul mercato valutario, il cambio euro dollaro si avvia a riportare la perdita, su base settimanale, peggiore in due mesi. Il cambio oscilla sotto la soglia di $1,07.
Petrolio in recupero dopo che Goldman Sachs ha ribadito la sua view, affermando che il balzo delle scorte in Usa non cambia la sua convinzione di un mercato in deficit nella prima metà di quest’anno, alimentata a suo avviso dai tagli dell’Opec.
Tra gli eventi principali di oggi, l’incontro tra il numero uno della Bce, Mario Draghi, e la cancelliera Angela Merkel. Intanto la Camera di Comuni del Regno Unito ha dato il via libera al piano Brexit del governo di Theresa May.
In Eurozona rimane alta la tensione sui titoli di stato dei paesi periferici, con lo spread Italia-Germania ai nuovi record dal 2014. Pesano i timori sulle elezioni francesi, ma anche il rischio rinnovato della Grexit. Piazza Affari è particolarmente vulnerabile in quanto diretta interessata dell’impennata dello spread, a sua volta ostaggio dell’elevato debito pubblico italiano.
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