Gli investitori italiani non fanno in tempo a tirare un sospiro di sollievo per la passata paura sulla Brexit, che si trovano a gestire un altro timore. Che Moody’s riduca a negativo l’outlook sul credito sovrano italiano, dopo la bocciatura del rating a Baa3, a un solo gradino dal livello spazzatura (junk). Il giudizio arriverà a mercati chiusi. Sarà da tenere d’occhio l’andamento dello Spread tra Btp e Bund decennali, sceso anche sotto i 250 punti base nelle ultime sedute.
Le Borse europee scambiano in territorio positivo dopo che ieri sera i parlamentari britannici hanno votato per ritardare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. In realtà la situazione è tutt’altro che risolta. Senza contare che otto ministri del governo May si sono opposti votando contro la mozione che stabilisce che l’articolo 50 sia attivato il 30 giugno e non più il 29 marzo. Con questa tattica la premier inglese spera ancora di riuscire a convincere i dissidenti del suo partito e gli unionisti nordirlandesi a votare il suo deal. Prima però bisognerà convincere l’UE a votare sì alla proposta di rinvio della Brexit nel summit del 21 marzo.