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MERCATI BRINDANO AL PIU’ GRANDE SALVATAGGIO DAI TEMPI DI LEHMAN BROTHERS

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(WSI) –Avvio di settimana in deciso rialzo per le borse europee, che rimbalzano così dopo le pesanti perdite delle scorse sessioni, dopo che nel weekend i ministri delle Finanze della Zona Euro e Fmi hanno lanciato un pacchetto di emergenza da circa EUR750,0 mld per impedire che la crisi del debito sovrano greco si diffonda.

Venerdì le piazze europee hanno chiuso un’altra seduta all’insegna delle vendite, archiviando le peggior settimana dal novembre 2008.

Focus sulla Gren Bretagna dove, secondo l’agenzia di rating Moody’s, il risultato delle elezioni non minaccia direttamente la tripla A del Paese. Moody’s ritiene infatti che il nuovo esecutivo potrebbe comunque, nonostante le dichiarazioni della vigilia da parte delle segreterie dei partiti, mettere in pratica le impopolari misure taglia deficit di cui il Paese necessita.

Piazza Affari

Apertura in netto rialzo per Piazza Affari, con l’indice FTSE/MIB tornato sopra i 19.000 pts. Attenzione rivolta questa mattina a Intesa Sanpaolo dopo che venerdì il consiglio di sorveglianza ha nominato all’unanimità Andrea Beltratti come nuovo presidente del consiglio di gestione dell’istituto.

Il docente universitario sostituisce Enrico Salza a cui il CdS ha tributato “un plauso unanime”. Il board di sorveglianza ha anche confermato Corrado Passera come Ceo. Occhi puntati anche su Sopaf dopo che il Cda della società di investimenti ha nominato Roberto Mazzotta, ex presidente di Pop. Milano, come
nuovo presidente.

Giorgio Magnoni è stato confermato vice presidente e AD. Giorgio e Luca Magnoni sono consiglieri esecutivi.

Attesi i Cda sui risultati del 1Q10 di Bulgari, Impregilo, Mediobanca, Pop.Spoleto, Beni Stabili, Bulgari, Camfin, Cementir, Centrale Latte Torino, Dada, Datalogic, Filatura di Pollone, Impregilo, IWBank, Molmed, Retelit, Rosss, Servizi Italia, Vianini Lavori.

Macroeconomia

Grandi manovre nel week end su più fronti per porre freno alle tensioni che hanno investito l’euro a partire dalla crisi greca. Nella maratona terminata nella notte è stato raggiunto un accordo per un pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a EUR750,0 mld. Dalla Zona Euro dovrebbero arrivare EUR500,0 mld, mentre il Fmi dovrebbe contribuire per EUR250,0 mld.

Il salvataggio rappresenta il più grande pacchetto da oltre due anni, cioè da quando i leader G20 hanno dato denaro all’economia mondiale dopo il crollo di Lehman Brothers.

La Federal Reserve ha riaperto linee di currency swap con diverse banche centrali. La Bce ha detto che acquisterà titoli di stato della Zona Euro per contribuire a sostenere i mercati, in quella che gli analisti hanno denominato “opzione nucleare”.

La Bce ha detto inoltre che ricomincerà a prestare fondi in dollari e re-istituire alcune misure di emergenza per sostenere la liquidità.

Istat pubblica oggi i dati della produzione industriale italiana in marzo, che
dovrebbe aver segnato una ripresa dopo un mese di febbraio stabile, seguito a un gennaio in buona crescita. Le stime sono per un rialzo congiunturale dello 0,5% e un tendenziale a 7,4%. Tra gli altri dati macro, in agenda nel Regno Unito la riunione della BoE sui tassi.

Cambi e commodities

Sul mercato dei cambi, l’euro ha reagito con un consistente rialzo sul finire della seduta asiatica al maxi pacchetto di aiuti varati nel weekend da EUR750,0 mld complessivi e al ripristino di alcune misure di emergenza adottate da Fed e Bce.

Resta tuttavia qualche incertezza circa la possibilità di un effettivo recupero duraturo.

Dopo aver toccato un minimo di 14 mesi a 1,2520 dollari venerdì, l’euro
stamattina è salito fino a ridosso della soglia di 1,30. Intorno alle 09:00 l’euro scambia a 1,2970 sul dollaro e a 120,55 sullo yen dai 110,62 di alcuni giorni fa.

Sul fronte delle commodities, il greggio passa di mano sulle piazze asiatiche poco sopra i USD77,0 al barile, in netto rialzo sulla scia del pacchetto a favore della Grecia varato nella notte, visto come mezzo per far ripartire l’economia e quindi anche la domanda di petrolio.

Obbligazioni e monetario

Apertura in netto calo per i futures sul Bund tedesco stamattina per il venir meno del loro ruolo di investimento rifugio dopo il varo nel weekend dell’imponente pacchetto di aiuti da EUR750,0 mld. Fed e Bce hanno inoltre deciso di re-introdurre le misure straordinarie a sostegno della liquidità che stavano progressivamente smantellando. Lo spread di rendimento tra decennali Btp e Bund ha aperto in forte restringimento stamane.

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