Leonardo Fibonacci ha vissuto a cavallo tra il 12esimo e il 13esimo secolo e viene ricordato come il più grande matematico che abbia visto i natali in Occidente nel periodo medioevale. Oggi i mercati finanziari, che basano l’analisi tecnica dei grafici sulle serie numeriche che prendono il nome da Fibonacci, lo celebrano. A ricordarlo il 23 novembre non è solo il mondo della finanza, ma anche quello della matematica, della fisica e delle scienze umane.
Ma perché è stato scelto il 23 novembre per celebrare il popolare, almeno tra gli analisti tecnici e investitori finanziari, matematico? Come spesso avviene con i numeri, la logica e i matematici, la scelta non è casuale. Nella lingua anglosassone l’11 novembre si scrive 11.23. Sono i quattro numeri che danno inizio all’arcinota e iper citata serie di Fibonacci.
Dalla serie di Fibonacci si ottiene un numero fondamentale, chiamato in diversi modi (il significato dorato, il numero d’oro, il rapporto aureo) che riflette la proporzione perfetta vista in natura e percepita come la bellezza assoluta. Questa proporzione “perfetta” può essere utilizzata anche per descrivere il rapporto che regola tanti elementi dell’universo, come i mattoni, gli atomi e i corpi celestiali.
Nella finanza le percentuali comunemente utilizzate sono 38,2%, 50% e 61,8%. Queste percentuali vengono usate per esaminare i grafici e prevedere i livelli chiave di prezzo al rialzo e al ribasso. Le maniere di sfruttarle sono quattro: o le percentuali vengono prese orizzontalmente per prevedere le aree di ritracciamento e localizzare i massimi e i minimi; oppure diagonalmente per individuare le aree di resistenza e supporto dei livelli; se no in una forma ad arco come un compasso, sempre per identificare resistenze e supporti; infine con linee verticali temporali in concomitanza delle quali è atteso un movimento di prezzo importante.
La serie di Fibonacci contempla che ogni cifra, intera e positiva, risulti essere la somma dei due precedenti. Il rapporto tra un numero e quello che lo precede è un numero irrazionale che tende a 1,618 e che è lo stesso della sezione aurea. La successione di Fibonacci ha trovato applicazioni non solo nella finanza, nell’economia e nella matematica, ma anche in altri rami delle scienze umane, come la botanica e l’arte.
Fibonacci è ricordato per essere stato l’uomo che ha portato i numeri arabi in Occidente. Quando era ancora giovane, Fibonacci – che si trovava in Cabilia – incontrò un maestro di scritture intento a tracciare sulla sabbia alcuni segni strani fino a quel momento sconosciuti da noi: si trattava di numeri che arrivavano dall’India e che un giorno avremmo chiamato arabi.