Editoriali

Covid: i grafici che ci spiegano cosa sta succedendo

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Covid: i grafici che ci spiegano cosa sta succedendo

Pandemia: i grafici che ci raccontano tutto. Il professor Paolo Spada. dalla sua pagina fb https://www.facebook.com/inlandseapaolospada racconta ogni giorno i numeri della pandemia attraverso una serie di grafici molto chiari. Basandosi sui dati del ministero della sanità, ci evidenzia in maniera semplice gli andamenti pandemici. Inoltre ci fa comprendere anche quali dovrebbero essere i nostri comportamenti in funzione di vaccinazioni, e vita quotidiana. La grafica è talmente semplice ed immediata da sgombrare ogni dubbio rispetto alle notizie che riceviamo e che spesso sono strumentalizzate, incomplete o addirittura falsa.

Al link https://public.flourish.studio/story/722265/

trovate tutta la produzione grafica del Professor Spada. In quest’articolo ne riporto una parte molto limitata ma già utile a comprendere in pochi attimi cosa stia avvenendo.

Covid: cosa sta succedendo

Cominciamo dalle prime tre tabelle riassuntive degli andamenti pandemici sia a livello nazionale sia a livello di ogni singola regione.

 

Sono numeri che non serve commentare.  E’ evidente come Bolzano abbia avuto l’incremento maggiore di positivi nel corso degli ultimi sette giorni. Punte importanti di crescita sono state registrate in molte regioni del centro Italia.

 

Impennate importanti, però le si è avute in Calabria ed in Sicilia. La Calabria in particolare ha superato il 60% di crescita dei contagiati nell’ultima settimana. In valore assoluto, con 1134 contagiati in un giorno, è la Sicilia a detenere il record peggiore.

E’ molto importante osservare la curva dell’andamento, differenziato per età, dei nuovi contagiati. Innanzitutto la curva ci mostra un trend in decrescita per quasi tutte le classi di età. Possiamo notare  come siano la fascia dei ragazzi tra i 10 ed i 19 anni e subito dopo quella tra i 20 ed i 29 quelle che hanno avuto le impennate maggiori di contagio

 

Se  i giovani sono quelli che si contagiano di più, sono quelli che però, rischiano di meno. Per conferme basterebbe guardare la tabella successiva. Ci fa comprendere come nella fascia d’età che va dai 60 anni ad oltre i 90 ci sia la quasi totalità delle casistiche di decesso. Il colpo d’occhio è davvero impressionante. Le categorie fragili restano sempre le stesse.

 

 

Il grafico con cui chiudiamo questo aggiornamento ci parla di vaccini.  Come, si nota,  a prescindere dalle face d’età d’appartenenza, sia per numero di positivi, che per ricoverati, che per ricoverati in terapia intensiva, che per decessi, sia forte l’incidenza dell’assenza di anticorpi. Gli istogrammi Azzurri lo testimoniano senza alcun dubbio.
Credo sia importante cominciare a prendere atto di ciò che numeri e grafici ci raccontano. Ed è proprio la narrativa quella che conta. Così come fa dalla sua pagina FB il professor Paolo Spada (complimenti per il lavoro svolto), dovrebbero fare tutti quelli che con difficoltà hanno finora raccontato, malissimo, come affrontare il virus che ci ha cambiato e continua a farlo, le nostre vite.

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