Editoriali

E se fossimo già fuori dalla crisi?

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Premessa: Oggi qui a Milano è una splendida giornata di sole. Aprite le finestre, spegnete i cellulari, il computer, la radio e la tv ed uscite ad apprezzare il gusto della vita vera. Guardatevi attorno, osservate le piccole cose ed emozionatevi. Fate l’amore, vivete la vostra vita, non quella che gli altri decidono per voi…

Mentre tutto attorno a noi ci parla di momento di difficoltà, di inflazione, di aumenti di spesa e debito, pubblico e privato, di recessione tecnica in Europa, i numeri invece ci dicono cose molto diverse.

A metà ottobre il mercato azionario statunitense era nel bel mezzo di un mercato ribassista piuttosto doloroso. L’inflazione era ancora a quasi l’8% su base annua. La Fed stava aumentando in modo aggressivo i tassi di interesse. A quel tempo l’S&P 500 era di oltre il 25% al di sotto dei suoi massimi storici. Il Nasdaq 100 era sceso di oltre il 35%.

E da allora le cose come sono andate?

Percezione contro realtà

Se chiedete alla gente cosa hanno fatto i mercati finanziari da allora, probabilmente vi risponderà che stanno continuando ad andar male.

Ed invece…

Dall’inizio dell’anno, il Nasdaq è salito del 33% mentre l’S&P 500 di oltre il 12%.

Il mercato ribassista è finito? È un nuovo mercato rialzista? Come al solito, non lo so, ma vale la pena notare quello che sta accadendo.

E in Europa?

Il Cac40 francese è salito di oltre il 9%, mentre l’indice DAX di una Germania che tutti vedono in crisi è su da inizio anno di oltre il 13%.

Persino l’Inghilterra in crisi nera dopo Brexit ha fatto un + 0,11%. E l’Italia? Più del 15%
Ma ci sono altri dati che oggettivamente ci debbono far riflettere. Ad esempio il dato relativo al tasso d’inflazione di pareggio a 5 e 10 anni negli Usa.

Il tasso di inflazione di pareggio rappresenta una misura dell’inflazione attesa derivata dai titoli del Tesoro a 10 ( o a 5) anni a scadenza costante e dai titoli del Tesoro a 10 (o a 5) anni indicizzati all’inflazione a scadenza costante.

L’ultimo valore indica ciò che i partecipanti al mercato si aspettano che l’inflazione sarà in media nei prossimi 5 o 10 anni.

Ebbene ecco i due grafici di riferimento:

In entrambi i casi il parametro atteso è intorno al 2%. Questo rappresenta un indicatore molto chiaro per gli investimenti azionari, ma anche e soprattutto per quelli obbligazionari.

Ma ci sono altri parametri da tener presente.
Guardate ad esempio l’indice FRED che valuta gli acquisti dei Trucks, i camion da trasporto americani. Il grafico mostra un rialzo tanto repentino che sfiora quasi i parametri massimi del passato.

Nello stesso grafico, le aree grigiastre rappresentano le recessioni del passato vi sembra che quella attuale, vi sembra assimilabile ai periodi recensori del passato?

Perchè le aziende acquisterebbero camion se non pensassero di doverli usare?

Ai massimi storici ci sono anche i trasporti aerei. Gli ultimi dati della Iata parlano di ritorno ai volumi pre-pandemici, ma ci sono dati in continua crescita, a livello mondiale, anche per il traffico marittimo.

Insomma, i mercati sembrano raccontare i dati che l’economia reale esprime in altri numeri.
Sta per esplodere la Space Economy, di cui il progetto Artemis della NASA sembra essere solo la punta di un iceberg; sta crescendo tutto il settore della robotica e domotica , ma soprattutto è lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale che sembra in grado di garantire supporti ancor più straordinari alla crescita del mondo.

In Giappone stanno testando l’opzione energia solare spaziale (prevista l’applicazione nel 2025). Catturano la luce solare direttamente dallo spazio trasferendola sulla terra attraverso microonde. Se sarà come dicono, avremo energia in quantità enormi a costi bassissimi ed accessibile a tutti.

Insomma il mondo sta correndo, ma la percezione della corsa non la vive quasi nessuno.
Perché tutti rischiano di perdere il treno (ennesimo) della crescita economica e quindi finanziaria?

E’ una questione di informazione.

Ne riceviamo tanta, troppa, ed a volte distorta. Il report digitale globale ci dice che siamo sommersi di notizie, ma soprattutto che passiamo le 24 ore connessi a qualcosa che non smette mai di ricordarci quanto siamo negativi e quanto è negativo il Mondo attorno a noi, anche quando le cose, invece, così non sono.

EPILOGO: Oggi qui a Milano è una splendida giornata di sole. Aprite le finestre, spegnete i cellulari, il computer, la radio e la tv ed uscite ad apprezzare il gusto della vita vera. Guardatevi attorno, osservate le piccole cose ed emozionatevi. Fate l’amore, vivete la vostra vita, non quella che gli altri decidono per voi.