Editoriali

Il bancario di domani, oggi

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L’articolo fa parte di un lungo dossier dedicato alla banca del futuro pubblicato sul numero di settembre del magazine Wall Street Italia.

 

Come cambia la figura del bancario? Dirigenti e direttori di filiale, cassieri e funzionari di supporto. Ecco come saranno domani

Cambia il mondo, la tecnologia cambia le nostre vite, cambia anche il nostro modo di approcciare la banca. Da quanto tempo non entriamo più in una filiale? E da quando non facciamo un’operazione allo sportello? Ma mentre noi cambiamo, ci rendiamo conto di come vivono questo cambiamento coloro che in banca lavorano?
Ne hanno preso coscienza? Ne hanno compreso tutti i risvolti?
Noi proviamo a raccontarlo attraverso stralci di un’indagine di Kpmg: Becoming the Banker of Tomorrow, (Il bancario di domani), dove domani è già oggi.

Preparare la forza lavoro per la nuova era. “Le banche non hanno mai dovuto affrontare più preoccupazioni per il futuro della loro forza lavoro di quanto non facciano oggi. Tuttavia, la maggior parte dei leader bancari si concentra principalmente su modelli di business e trasformazione tecnologica e difficilmente investe tempo e sforzi nella strategia dei talenti.
I leader delle banche dovrebbero considerare che in questa nuova realtà, in cui automazione e robot eseguiranno la maggior parte del lavoro ripetitivo, il banchiere del futuro dovrà essere flessibile, orientato allo scopo, creativo, imprenditoriale, incentrato sul cliente, cooperativo e uno studente permanente. I dirigenti delle banche devono rendersi conto che il futuro dei loro istituti dipende principalmente dalla capacità di attrarre, trattenere e sviluppare il giusto tipo di talenti. Ciò è particolarmente rilevante in quanto le banche, al giorno d’oggi, non lo sono più.
Non sono più attraenti.
Una delle principali sfide di molte banche è quella di creare una cultura adatta per la nuova era del posto di lavoro. I nuovi bancari dovranno possedere la giusta mentalità ed essere imprenditoriali, creativi, flessibili, cooperativi, pieni di passione e motivati. Sfortunatamente, i nostri dati mostrano che la maggior parte di loro ha ancora molta strada da fare per arrivarci.
Coltivare le abilità di domani richiede tempo e non ci sono scorciatoie. I principali leader di tutte le banche devono prendere seriamente questo percorso e investire tempo e sforzo nello sviluppo del personale. Solo così le banche saranno in grado di preparare la propria forza lavoro per la nuova era.

Questione di mentalità. Un testo illuminante in tal senso è il libro della professoressa Carol Dweck della Stanford University, “Mindset: The New Psychology of Success”. Mentalità: la nuova psicologia del successo.
Nel suo libro, la Dweck, descrive due diversi tipi di mentalità: una che chiama fissa e una che definisce di crescita.
Le persone con resistenza al cambiamento (mentalità fissa) presumono che il proprio carattere, i propri talenti, l’intelligenza e le capacità creative siano dati statici, immutabili.
Pertanto, tendono a rimanere nella loro zona di comfort e resistono a qualsiasi cambiamento o processo di sviluppo personale.
L’orientamento al cambiamento (mentalità di crescita) invece è un prerequisito per il successo in una nuova realtà in cui il cambiamento stesso è diventato la nuova normalità.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di settembre del magazine Wall Street Italia