E’ una presa di posizione molto netta e chiara quella di Franciscus, meglio noto come Papa Francesco. Papa Bergoglio senza mezzi termini ha vergato non un documento, ma un ordine in piena regola. Che prevede che le finanze della chiesa siano concentrate tutte in un unico istituto finanziario: lo Ior. Il Papa ha chiesto infatti che le “attività finanziarie e la liquidità , in qualunque forma esse siano detenute, presso istituzioni finanziarie diverse dallo Ior rientrino al più presto”.
I motivi dietro il ritorno delle finanze allo Ior
Come mai Bergoglio ha compiuto questa scelta? Secondo alcuni, il Papa mira a proteggere le finanze della Chiesa da scelte errate di singoli parroci, incapaci di gestire i capitali della loro zona d’influenza territoriale.
Ma questa scelta potrebbe mettere in difficoltĂ qualche banca? Staremo a vedere. Certo fa specie che Bergoglio proprio adesso che siamo in piena crisi abbia deciso di riportare tutto a casa.
Cosa sa che noi non sappiamo? Quali sono i suoi divini informatori? In realtà il “rientro” dei capitali allo Ior è dovuta proprio al difficile momento che stiamo vivendo, sotto i profili storico, economico e finanziario. Incompetenze e scelte sbagliate non sono concesse.
O forse c’è qualcosa di più? Staremo a vedere. Per ora possiamo assicurarvi che seguiremo la vicenda e vi aggiorneremo sui suoi sviluppi. In primis sulle banche, per comprendere se qualche banca possa detenere in gestione somme del Vaticano talmente importanti, che il loro smobilizzo potrebbe metterle in forte difficoltà nei parametri di solidità e di solvibilità .
Intanto quella di Bergoglio resta una scelta veramente molto forte. Un vero e proprio arroccamento, simile a quello di chi difende il re nel gioco degli scacchi.
Ma questo non è un gioco: i soldi sono veri, anche se non targati Vaticano. E se Bergoglio, come spesso dice, vuole usarli per far del bene, per aiutare i meno fortunati, per cui non può che volerli gestire nel migliore dei modi.
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