Nasce il nuovo Google Finance e arriva una nuova forma di consulenza finanziaria, Al debutto entro poche settimane, il nuovo Google Finance è stato completamente rinnovato per svolgere un ruolo, paragonato dallo stesso gruppo americano, a quello di un consulente finanziario, semplificando l’accesso alle informazioni più importanti sulle quali basare e gestire i propri investimenti.
Una nuova forma di consulenza, non una nuova rete di consulenti.
Consulenti Finanziari, Bancari, Assicuratori, potete stare tranquilli, almeno per ora. Né Google, né nessun altro dei Big Tech mondiali, stanno per sostituirvi, per rottamare la vostra attività, anzi, a leggere bene tra le righe, quello che sta per accadere con il nuovo lancio di Google Finance, è proprio nella direzione opposta a quella immaginata come racconta il filmato di presentazione.
Qualcuno però l’ha interpretata come la nascita di una nuova rete di Consulenti Finanziari…
In realtà a leggere bene tra le righe, la rivoluzione di Google Finance annunciata sul suo blog personale da Larry Page (co-fondatore con Sergey Brin del colosso tecnologico) è vista e costruita alla stregua di un Consulente Finanziario è pensata dal colosso americano come se si trattasse di Consulenza Finanziaria.
La loro idea di consulenza finanziaria. Ma è proprio Larry Page a raccontare la nuova filosofia che c’è alla base del progetto, un progetto che si fonda, stando a quanto dicono da Google, sulla carenza di educazione finanziaria degli americani.
“Ci sono molte domande che vengono in mente quando si tratta di investire: dove posso ottenere informazioni sulle azioni? Quali numeri e statistiche devo guardare prima di investire? Come stanno andando le mie azioni rispetto ad altre? Può essere difficile trovare le informazioni giuste e ancora più difficile darle un senso. Abbiamo riprogettato Google Finanza sia per la visualizzazione desktop che mobile per aiutarti a trovare facilmente i dati per le azioni che ti interessano, le tendenze di mercato e le notizie pertinenti per prendere decisioni di investimento più consapevoli”.
“Trovare le informazioni di cui hai bisogno. Comprendere il contesto è fondamentale per prendere decisioni di investimento informate. Ti faciliteremo la ricerca e il confronto delle informazioni organizzandole in modo utile. Ad esempio, puoi raggruppare le azioni che segui e creare le tue “Watchlist”, che ti aiuteranno a trovare notizie, statistiche e dettagli sugli utili pertinenti, in modo da avere più contesto sui movimenti delle azioni. Puoi anche aggiungere eventi aziendali, direttamente a Google Calendar per rimanere aggiornato su ciò che sta accadendo”.
Insomma siamo lontani anni luce dal rapporto one to one tra investitore e bancario, consulente finanziario o assicuratore che dir si voglia. Siamo sempre nel mondo della tecnologia, una tecnologia che accorcia le distante tra gli investimenti e coloro che hanno a disposizione i capitali da investire.
Questo però non vuol dire che non si stia assistendo ad un cambio di rotta radicale rispetto al passato.
Basterebbe osservare la slide riportata qui per comprendere, come, partendo semplicemente dai mezzi di pagamento, tutti i grossi Big della tecnologia stiano sperimentando e crescendo in tutti gli ambiti finanziari.
Non è neanche un caso di come stiano cambiando le abitudini di investimento delle persone. Il trading sta entrando prepotentemente nelle case di moltissimi risparmiatori che, grazie proprio agli accessi facilitati al mondo delle informazioni finanziere ed all’uso di piattaforme sempre più smart, si lanciano in attività di trading senza le competenze necessarie per farlo. L’impatto dei day-trader continua a crescere.
Il numero medio di scambi giornalieri da parte dei neofiti è aumentato del 75% quest’anno e ora rappresenta il 20% del totale degli scambi di azioni statunitensi.
La tendenza è stata guidata da una serie di fattori: in primo luogo, la brutale guerra dei prezzi tra i broker per ridurre a zero le commissioni di trading. In secondo luogo, una nuova generazione di investitori (per lo più inesperti) incoraggiati dalla noia del blocco, dai prodotti a commissione zero e dalla mancanza di opportunità di scommesse sportive.
E terzo, il Nasdaq è cresciuto tanto su base annua, il che per molti ha confermato il mantra “le azioni salgono solo” .
Questo è il nuovo mondo il mondo in cui chi si occupa davvero di risparmi ed investimenti dovrebbe stare attento non tanto dall’essere sostituito da nuove organizzazione come quelle già esistenti, quanto “saltato” o addirittura “schiacciato” dal nuovo che avanza.
Ci sarebbe da scrivere fiumi di inchiostro sull’argomento, e magari continueremo a farlo. Continuo a sostenere come questo sia il Tempo della Competenza, certo, ma è anche il Tempo della Velocità se la prima non si lega alla seconda nel riorganizzare la propria attività rischia comunque. Rischiano le banche, le reti, le assicurazioni.
Rischiano i risparmiatori. Il day-trading può essere dannoso per la loro salute finanziaria e non solo. Ma senza la velocità, senza qualcuno che porti celermente la competenza ai risparmiatori, il rischio che questo fenomeno cresca diventerà certezza con tutte le conseguenze che questo comporta.