La parola al direttore di Wall Street Italia, Leopoldo Gasbarro, con il suo editoriale della domenica. Tra Legrenzi e Cicerone, una riflessione sulla ricchezza.
In questi giorni frenetici ho ripreso una lettura che consiglio a tutti. È un libricino del mio amico Paolo Legrenzi, del “maestro” Paolo Legrenzi. Si intitola “Frugalità” ed è un libro straordinariamente interessante. Ho approfittato della lettura per fare altre ricerche e mi sono imbattutto nella storia di Cicerone.
Marco Tullio Cicerone era uno dei filosofi, scrittori e statisti più noti dell’antica Roma. Nonostante fosse nato ricco e non dovesse preoccuparsi del denaro per tutta la sua vita, Cicerone era una persona frugale. Una volta disse: “Il mondo non ha ancora imparato le ricchezze della frugalità.”
Il fatto che fosse così frugale e ne sottolineasse l’importanza è notevole. Se lo desiderava, poteva vivere la vita più sontuosa. Ma invece, ha scelto la filosofia, la morale e la vita frugale. Perché frugalità significa ricchezza?
Nella nostra società attuale, abbiamo un rapporto estremo con il denaro. Le persone vivono su due fronti opposti: Spendendo quasi tutto quello che guadagnano o Non spendendo quasi nulla dei loro guadagni. Tutto o niente. Anche questo è un tratto caratteriale dei nostri tempi. O siamo così frugali da pizzicare ogni centesimo vivendo vite rigorose, oppure, tendiamo a spendere troppi soldi e finiamo per vivere di stipendio in stipendio, senza mai costruire alcuna forma di ricchezza a lungo termine.
Cicerone credeva che per vivere una vita appagante, dobbiamo coltivare virtù come l’onestà, la compassione e il coraggio. Vedeva la filosofia come un mezzo per raggiungere la saggezza e condurre una buona vita. “La frugalità include tutte le altre virtù“.
A questo punto della mia carriera, non mi preoccupo per un secondo di essere mai senza lavoro. Se hai investito nella tua istruzione, hai acquisito abilità preziose e hai costruito una rete, troverai sempre lavoro. Se hai un lavoro, guadagnerai. Ciò non significa che spendo tutto ciò che guadagno. Certo, posso ammalarmi o avere un incidente ma, anche in questo la frugalità mi aiuta a guardare verso ciò che conta davvero e mi sono assicurato.
C’è dell’altro che emerge sia dal libro di Legrenzi che dalla storia di Cicerone. “Se vivi una vita frugale, rafforzi il tuo carattere“. La frugalità ti dà forza.
Guarda, frugalità non significa paura di spendere. Questo è ciò che molte persone sbagliano riguardo alla vita semplice. Se hai paura di spendere i tuoi soldi, non sei frugale. Cicerone diceva che la frugalità porta alla ricchezza. Ricchezza significa abbondanza. Non solo finanziariamente, ma anche mentalmente. Se hai paura di spendere o perdere soldi, non hai abbondanza, stai pensando alla scarsità.
“Non voglio spendere i miei soldi guadagnati duramente.” Questa è la mentalità di una persona timorosa. Sii una persona RICCA e frugale. Vivi semplicemente perché ti rende grato, pacifico e concentrato sul tuo lavoro.
Hai bisogno di beni effimeri per essere felice? Pensi di comprare vestiti nuovi o una macchina nuova quando sei immerso nel tuo lavoro? NO. Spendiamo molti soldi per cose che pensiamo ci faranno sentire importanti. La macchina, i vestiti, la casa, le vacanze. Pensiamo che quelle cose ci facciano sentire vivi solo per scoprire che ci sentiamo ancora vuoti dentro.
Coltiva la tua mente e vivi semplicemente e fai in modo che correttamente il tuo denaro lavori per te. La ragione per cui Cicerone credeva che la ricchezza e il lusso eccessivi fossero impedimenti a vivere una vita virtuosa, è che quelle cose ci distraggono da ciò che fa davvero la differenza nelle nostre vite. Nelle sue opere, Cicerone ha sottolineato l’importanza di poter pensare con la propria testa e non seguire ciecamente i dettami della società. Non posso parlare oggi con Cicerone delle sue idee.
Ma ho il telefono del professore. Ciao Paolo…”dimmi di più della frugalità e della forza che ci regala per diventare più ricchi nella vita…“.