Alcune delle principali forze che hanno guidato gli investimenti negli ultimi due anni sono cambiate radicalmente e gli investitori devono posizionarsi di conseguenza. La “Grande Rotazione”, che si è manifestata brevemente nelle ultime settimane, ha dunque dei chiari pressupposti. In tale scenario, è opportuno nel complesso adottare un atteggiamento più cauto e continuare a limitare le sovraponderazioni azionarie alle small cap, ai titoli value e agli emergenti. Ad analizzare il tema è Stephen Auth, CFA, Executive Vice President, CIO Equities di Federated Hermes.
La fine del carry trade dello yen
Negli ultimi due anni, le forze trainanti del contesto degli investimenti sono cambiate radicalmente, richiedendo agli investitori di adattarsi a nuove dinamiche. Tra i principali fattori, la fine del carry trade dello yen è ormai vicina, con la Bank of Japan che potrebbe rivedere la sua politica di tassi negativi mentre le altre banche centrali continuano ad aumentare i tassi. Questo cambiamento riduce il vantaggio degli investitori nel prendere in prestito yen a tassi quasi zero per investire in altre valute, modificando così una delle strategie più utilizzate degli ultimi anni.
La curva dei rendimenti si disinverte
La curva dei rendimenti, dopo un periodo di forte inversione, si sta ora normalizzando. Prevediamo che nei prossimi due anni i Fed funds scenderanno intorno al 3%, con il Treasury decennale stabile tra il 3,75% e il 4,25%. Questa normalizzazione implica che i rendimenti obbligazionari a lungo termine potrebbero aver raggiunto il loro picco in questo ciclo.
Frena la crescita delle large cap growth
Inoltre, il vantaggio di crescita degli utili delle large cap growth, che ha spinto questo segmento del mercato a crescere notevolmente rispetto ad altri, sta ora diminuendo. Questo potrebbe comportare una pressione al ribasso per le azioni di queste società, influenzando i momentum trader che hanno puntato su di esse.
Incertezza con le presidenziali in arrivo
L’avvicinarsi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, con l’incertezza politica che ne deriva, potrebbe ulteriormente rallentare l’economia già fragile, influenzando negativamente i piani di investimento e assunzione delle aziende.
Si ammorbidisce il mercato del lavoro
Infine, il mercato del lavoro, che ha mostrato una notevole resilienza post-Covid, sta iniziando a indebolirsi. Questo ammorbidimento potrebbe portare a una maggiore volatilità economica, con implicazioni sia positive che negative per diverse aziende.
In sintesi, gli investitori devono ora navigare in un contesto di mercato molto diverso rispetto a quello degli ultimi anni, mantenendo un approccio cauto e attento alle nuove dinamiche emergenti. Cercando di far girare a proprio favore la “Grande Rotazione” dei mercati finanziari.