ROMA (WSI) – Nuovo tonfo della lira turca, che crolla al minimo record nei confronti del dollaro, scontando i ripetuti attacchi del presidente Recep Tayyip Erdogan contro il numero uno della Banca centrale, Erdem Basci.
A rischio l’indipendenza dell’istituto, messo ripetutamente sotto pressione da Erdogan, affinché acceleri la politica monetaria espansiva, attraverso ulteriori tagli dei tassi. La valuta è crollata -0,8% a 2,2535 dopo che il ministro dell’economia Nihat Zeybekci ha affermato che l’indipendenza della Banca centrale dovrebbe essere condizionata al perseguimento dell'”interesse nazionale”. Il ministro ha invitato il governo a valutare l’ipotesi di cambiare la regolamentazione che displina l’istituto.
Basci, riporta Bloomberg, è stato oggetto di ripetuti attacchi da parte del governo, che lo ha criticato per non tagliare i tassi in modo più sostenuto, dopo che la banca aveva più che raddoppiato il tasson di riferimento nel gennaio del 2014, al fine di arrestare la caduta della lira.
Société Générale ritiene che la valuta ora potrebbe scivolare fino a 2,65 nell’arco delle prossime quattro settimane, e ha comunicato nel frattempo di aver chiuso tutte le posizioni bullish sulla Turchia, nella giornata di oggi. “La lira è destinata a scivolare ulteriormente, sulla scia delle turbolenze politiche e degli interrogativi sull’indipendenza della banca centrale”, ha commentato Bernd Berg, numero uno della divisione di strategia di mercati emergenti presso SocGen. “L’escalation dei rischi politici è tra le principali preoccupazioni”.
Balzo dei tassi dui titoli di stato a due anni, saliti di 37 punti base all’8,85%; nel solo mese di febbraio, hanno registrato un aumento di 196 punti base. (Lna)