Mentre diversi analisti e broker sono preoccupati per la compiacenza dei mercati finanziari, il numero uno del maggiore fondo hedge al mondo sostiene che è soltanto l’inizio della corsa e chi ha posizioni cash in questo mercato finirà per sentirsi “stupido”. In un intervento ai margini del World Economic Forum di Davos, Ray Dalio, gestore di Bridgewater, ha detto che a quanto sembra la fase di rialzi delle Borse è soltanto al suo inizio.
“Ci troviamo in un periodo di crescita ‘riccioli d’oro‘”, ovvero caratterizzata da un’espansione economica coordinata e da un’inflazione ancora bassa. Tutto va bene dal punto di vista macro e anche per quanto riguarda lo stato di salute del mercato americano, secondo Dalio.
“L’inflazione non costituisce un problema, la crescita è buona, e una bella spinta viene dalle modifiche alla legge fiscale”, ha detto il manager del fondo da 160 miliardi di dollari di attivi in gestione, facendo riferimento alla maxi riforma fiscale Usa fortemente voluta da Donald Trump e da poco approvata.
L’illustre investitore del primo fondo speculativo al mondo ha espresso un notevole ottimismo sulle potenzialità di rialzo dei mercati azionari. Dalio ritiene che un rally dei listini azionari, mosso non tanto dai fondamentali dell’economa in miglioramento quanto dalla caccia ai titoli di Borsa per paura di perdere il treno, spingerà il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq su nuovi massimi assoluti.
In realtà a detenere posizioni cash (e doversi sentire quindi “stupidi”, secondo il manager di Bridgewater) sono ormai in pochi. In questi giorni, infatti, la percentuale di contanti nei portafogli dei clienti è scesa ai minimi di sempre. È un dato indice di un’euforia eccessiva che dovrebbe preoccupare, anche alla luce del fatto che “un incremento ulteriore dell’1% nei rendimenti dei Bond”, secondo Dalio, produrrà la maggiore fase di mercato ribassista nell’obbligazionario dal 1980-1981″.