Mercati

I mercati e i settori su cui puntare nella seconda parte del 2016

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NEW YORK (WSI) – “Sarà un’estate agitata con un aumento dell’incertezza dovuta alla Brexit e alle elezioni statunitensi alle porte”. Nonostante questo “mi aspetto che arrivino nuovi massimi nell’S&P 500 nella seconda parte dell’anno o nella prima metà del 2017. Se le nostre valutazioni sugli utili in discesa sono corrette, allora i minimi visti precedentemente nell’anno possono rappresentare il punto più basso del 2016”.

Così Richard Skaggs, senior equity strategia di Loomis Sayles, che insieme ad altri suoi colleghi mette nero su bianco, in una nota diffusa oggi, quelli che a suo avviso saranno i temi principali dei mercati in questa seconda meta’ dell’anno: dai mercati emergenti alle banche, ecco dove rivolgere l’attenzione.

A livello settoriale, secondo Scott Service, portfolio manager, l’universo bancario al momento offra un valore relativo interessante nel medio termine”. Questo grazie  “a bilanci aziendali meno indebitati, grazie alle norme più rigide, gli standard di sottoscrizione più rigorosi e la riduzione di costi hanno ampiamente migliorato i coefficienti di capitale delle banche”.

Rinnovato interesse anche per i mercati emergenti: “Mentre aspettiamo segnali di stabilizzazione a livello globale nelle commodity e nel settore manifatturiero – aggiunge Elisabeth Colleran, gestore di portafoglio – continuiamo a cercare buone opportunità nell’universo dei consumi dei mercati emergenti” fa notare Colleran, aggiungendo che idee d’investimento interessanti si trovano

“nell’universo tradizionale dei consumi compresi i settori come alimentari e bevande, e nelle attività tradizionali legate all’economia reale al dettaglio, soprattutto in Messico dove l’andamento dell’occupazione e la fiducia dei consumatori sono positivi. Sono anche entusiasta per l’affermarsi dell’e-commerce nella maggior parte dei Paesi emergenti. La penetrazione della telefonia mobile sta fornendo ai consumatori un luogo da cui accedere al mercato online (consumi al dettaglio, viaggi, addirittura il settore immobiliare) e nello stesso tempo sta portando i servizi a fasce della popolazione “senza banche” (trasferimenti internazionali di denaro, pagamenti, prodotti di risparmio).”

Guardando avanti, buone prospettive vengono inoltre individuate nelle rinnovabili: Come rileva, Spyros Katsaros, Analista senior di ricerca credito,

“Diverse grandi società europee del settore delle utility hanno recentemente svelato i propri piani strategici per i prossimi 3-4 anni, confermando il fatto che il futuro appartiene all’energia rinnovabile. La nostra ricerca mostra che la maggior parte delle società allocherà ai progetti rinnovabili, principalmente all’eolico, la quota principale dei piani d’investimento di spese capitali per la generazione di energia. Inoltre, per sostenere lo sviluppo dell’energia rinnovabile, saranno necessarie infrastrutture di rete più grandi e intelligenti. L’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede che le fonti rinnovabili rappresenteranno l’80% degli investimenti globali nel settore dell’elettricità nel corso dei prossimi 25 anni”.