*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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(WSI) – Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti dopo il dato migliore delle attese della produzione industriale di ottobre e dopo l’annuncio dell’operazione coordinata di iniezione di liquidità delle principali banche centrali. Sul fronte macro la produzione industriale di ottobre, malgrado il calo di quella tedesca ed italiana, è salita oltre le attese grazie al miglioramento del comparto dei beni intermedi e capitali.
Oggi l’attenzione continuerà a focalizzarsi sui dati d’oltreoceano e su eventuali ulteriori sviluppi nel mercato monetario. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,33%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo in una giornata caratterizzata dall’annuncio del piano di iniezione di liquidità su scala globale coordinato dalla Fed che procederà a dicembre ad immissione di 64Mld$ di cui 40Mld$ in forma diretta e 24Mld$ in via indiretta mediante contratti di swap su valuta con la Bce e la banca centrale svizzera. E’ stato anche annunciato un calendario un calendario di tale tipologia di operazioni, complessivamente quattro di cui due in dicembre. Anche la banca centrale d’Inghilterra ha annunciato operazioni in questa direzione.
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La Fed ha verosimilmente cercato di separare le manovre di politica monetaria a sostegno della crescita da quelle invece a supporto dei mercati monetari. In tal senso trova spiegazione l’apparente disillusione delle aspettative degli operatori che nel corso dell’ultimo Fomc si attendevano un più corposo taglio del tasso di sconto fino a 50pb. L’annuncio ha inizialmente ridato fiducia agli operatori che però è poi svanita di fronte all’annuncio ancora di forti svalutazioni da parte delle principali banche Usa. Ieri Bank of America ha preannunciato un andamento deludente del trimestre in corso con svalutazioni che potrebbero essere pari a circa 3Mld$. Wachovia, quarta banca Usa, ha ufficializzato accantonamenti pari a circa 1Mld$, il doppio di quanto stimato in precedenza. La risposta più forte è pertanto arrivata dalle forti perdite dei mercati asiatici questa notte. Gli stessi listini Usa sono riusciti a chiudere in positivo in buona misura grazie al contributo degli energetici a fronte invece di forte calo dei finanziari. Nel frattempo l’ipotesi del super fondo sembra incontrare poche adesioni come nel caso di Wachovia e di alcune banche nipponiche. In Francia cinque banche del paese hanno annunciato un super fondo da 1Mld$ con partenza dal 2008. In questo contesto la principale resistenza sul decennale si colloca al 4,15% ma è probabile ritestare il livello del 4%.
Valute: Dollaro sostanzialmente stabile verso Euro. Il venir meno dell’entusiasmo successivo all’annuncio della mega iniezione di liquidità delle banche centrali ha contribuito a riportare il cross nuovamente al di sopra di 1,47. Nel frattempo segnaliamo che alcuni esponenti Opec hanno dichiarato l’intenzione di procedere a vendite di petrolio valorizzato mediante un basket di valute e non solo in Dollari a partire dal 2009. Per oggi la resistenza rilevante è a quota 1,4750. Primo supporto a 1,4640. Lo Yen ieri è stato estremamente volatile in una sessione dai 2 volti. Nel corso della mattina, complice i cali dei listini Usa la notte precedente e la partenza negativa dei listini azionari europei, si è assistito ad un marcato apprezzamento dello Yen. Successivamente nel pomeriggio si è deprezzato fortemente in seguito all’annuncio dell’operazione concertata delle banche centrali mondiali. Durante la notte è ritornato un certo apprezzamento grazie ai marcati cali dei listini azionari asiatici. Per i prossimi giorni lo Yen probabilmente continuerà a muoversi inversamente all’andamento dei listini azionari (in particolar il Nikkei).
Materie Prime: forte rialzo del greggio tornato ai 94$/b sulla speculazione che l’azione concertata delle banche centrali possa aiutare la ripresa economica. Anche la notizia del calo delle scorte Usa di greggio e distillati e la fuoriuscita di greggio al largo della Norvegia, hanno contribuito al rialzo. L’entusiasmo dell’operazione delle banche centrali non ha contagiato i metalli industriali che hanno riportato performance contrastanti. In calo il rame (-1,4%) dopo il taglio delle previsioni di prezzo per il 2008 da parte di Goldman Sachs. Andamento contrastante per i preziosi. Tra gli agricoli forte rialzo del grano (+4,5%) sulla notizia che le scorte Usa prima del prossimo raccolto di giugno caleranno oltre le previsioni. In rialzo la soia (+1,4%) sui massimi degli ultimi 34 anni.
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