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Mercati emergenti: chi spiccherà il volo nel 2018

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Singapore e Taiwan sono probabilmente le opportunità di investimento più interessanti nel 2018. Ne è convinto Jason Pidcock, gestore del fondo Jupiter Asia Pacific Income (SICAV), che in una nota odierna mette in evidenza come i due paesi beneficeranno della crescita strutturale nel lungo termine di settori come viaggi, turismo, intrattenimento o healthcare. Il gestore ha aggiunto che la produzione di hardware tecnologico rimarrà probabilmente un fattore chiave per la regione.

“Nei prossimi dodici mesi è probabile che la crescita degli utili e dei dividendi prosegua in tutta la regione e il panorama politico dovrebbe essere più stabile” dice il gestore in una nota, specificando i due paesi risultano interessanti sia dal punto di vista delle valutazioni sia dal punto di vista dei bilanci solidi.

Da un punto di vista macro, Pidcock sottolinea che:

“Dopo un prolungato periodo di crescita relativamente bassa a Singapore, l’economia si sta riprendendo e ci sono diverse società quotate che vantano dividend yield intorno al doppio di quelli dei bond governativi locali a 10 anni. A Taiwan, il rendimento del titolo di Stato decennale è inferiore e possiamo trovare imprese interessanti con premi di rendimento significativi e liquidità in bilancio. Si tratta in genere di aziende del settore tech, che è generalmente abbastanza ciclico, ma che oggi beneficia di alcuni fattori di crescita strutturale, come il maggior numero di microchip utilizzati nei veicoli e richiesti per aumentare la connettività tra i vari prodotti (il cosiddetto “internet of things”). Mentre gli Stati Uniti sono i leader indiscussi in quanto a sviluppo dei software, è l’Asia a dettare le regole in termini di tecnologia hardware – sia che si tratti della produzione di prodotti che di microchip progettati nella stessa Asia o altrove”.

Attualmente, le tre posizioni più importanti nel fondo Jupiter Asia Pacific Income sono tutte e tre imprese asiatiche produttrici di tecnologie hardware: T.S.M.C. e Hon Hai a Taiwan e Samsung Electronics in Corea del Sud.

“Tutte queste aziende vantano una grande liquidità e hanno dimostrato di essere capaci pagare dividendi ragionevoli e di averne le intenzioni (sebbene solo recentemente, nel caso di Samsung). A mio avviso, nel 2018 queste società sono destinate a vivere un altro anno positivo: i loro rendimenti restano interessanti rispetto ai rendimenti obbligazionari locali, hanno un eccellente potenziale di crescita dei dividendi e mantengono bilanci solidi”.