Società

MERCATI FINANZIARI: L’ OUTLOOK (20/7/05)

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USA: l’attenzione oggi è focalizzata interamente sul discorso di Greenspan davanti al congresso. Dopo la pubblicazione del contenuto della lettera inviata alla commissione economica congiunta del congresso dal capo della Fed in risposta ad alcune domande postegli, l’attesa è per un discorso dai toni ottimisti sull’economia tali da lasciar intendere la continuazione dell’approccio graduale di politica monetaria. Molta attenzione sarà probabilmente dedicata al settore immobiliare, vero fulcro della crescita economica Usa nel primo semestre.

Ieri sono state pubblicate diverse importanti trimestrali tra cui quella di Intel e Yahoo!. In entrambi i casi si è verificato un buon incremento di utili e fatturato che però non hanno soddisfatto le più ambiziose aspettative degli operatori che hanno penalizzato i due titoli nell’after hour che hanno rispettivamente perso il 4 ed il 10%.

Europa: dalla Germania è arrivata, ieri, la sorpresa positiva del dato di luglio dell’indice ZEW, frutto dell’inchiesta tra analisti ed investitori istituzionali circa le loro aspettative sullo stato di salute dell’economia tedesca sei mesi nel futuro, indice posizionatosi a 37, dai 19,5 di giugno, ben al di sopra dei 22 attesi in mediana dagli economisti intervistati da Bloomberg News di 22, con l’indice delle condizioni correnti a -66,7, anch’esso migliorato più delle attese. Immediata la reazione del mercato obbligazionario tedesco, con il future sul Bund che, nei minuti successivi all’annuncio, è arrivato ad essere scambiato a 121,77, e con il sottostante arrivato a rendere il 3,32%, massimo da circa un mese a questa parte, ma tali movimenti sono rientrati in corso di seduta.

Il ministro dell’economia e del lavoro della maggiore economia europea, Wolfgang Clement, commentando il dato ha rimarcato il positivo recente andamento della domanda interna, nonostante gli effetti dell’alto prezzo del greggio, sottolineando l’inopportunità, nell’attuale fase, di un aumento dell’imposta sul valore aggiunto, che rischierebbe di frenare anzitempo la spesa per consumi delle famiglie. Gli indici ZEW per l’intera area Euro hanno visto un miglioramento superiore a quanto preventivato, sia nelle ispettive (29, dai 16,7 di maggio), che nella percezione delle condizioni correnti (–32,6, da –38,3). Da segnalare, oggi, l’asta di riapertura fino a €5Mld, annunciata lo scorso giugno, del trentennale tedesco gen-37, originariamente emesso a gennaio, potenzialmente portando l’emissione complessiva a €11Mld.

Asia-Pacifico: in generale in rialzo, stamani, i maggiori indici azionari della regione, beneficiati dalla chiusura positiva di Wall Street, ma soprattutto trainati dai titoli energetici e delle materie prime, dopo che la pubblicazione in Cina di un aumento del PIL a prezzi costanti nel secondo trimestre del 9,5% a/a, in accelerazione, quando ci si attendeva un rallentamento, ha confortato gli investitori circa la tenuta della domanda di carburante e materiali proveniente dal gigante asiatico.

L’interpretazione è anche supportata dalla composizione della crescita che, oltre a beneficiare di un ottimo andamento delle esportazioni, ha visto aumentare gli investimenti in centrali per la produzione di energia, in miniere di carbone ed in altri impianti industriali, sembrando altresì confermare il successo degli sforzi di Pechino per riequilibrare la crescita, dal percepito eccesso di investimenti fissi nei settori immobiliare, dell’acciaio e del cemento, mentre una storia di successo sembra essere anche quella del contenimento dell’inflazione, con i prezzi al consumo in ulteriore decelerazione in giugno (+1,6%).

In Giappone, l’azionario è stato oggi anche supportato dall’ulteriore indebolimento dello Yen, che ha superato quota 113 nei confronti del Dollaro, tra rischi di instabilità politica sulle voci della possibilità che Koizumi veda respinti dalla camera alta del parlamento i provvedimenti per la privatizzazione del sistema postale, privatizzazione da sempre al centro del suo programma di riforma, il che potrebbe indurlo ad indire elezioni anticipate, com’egli ha già implicitamente minacciato.

Commodity: Si attendono oggi i dati sulle scorte USA di greggio, previste in calo di 3,3 milioni di barili a causa del passaggio dell’uragano Dennis. Se questo dato fosse confermato, si tratterebbe del terzo calo consecutivo. Il governo cinese ha annunciato che intende razionalizzare il settore dell’acciaio arrivando ad avere due soli produttori nei prossimi 5 anni. Il settore è cruciale per l’economia del paese che produce al momento 1/3 del totale mondiale.

A cura di A. Cesarano (Responsabile Market Research), L. Lorenzoni (Economista Senior), A. Mercuri (Analista), C. Pace (Economista).