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Mercati, investitori comprano sia bond sia azioni: non può durare

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I grandi rialzi di gennaio e quelli più timidi di febbraio dei mercati hanno una cosa in comune: gli investitori stanno comprando sia bond che azioni. In questa fase positiva di mercato, il trend di investimento è insolito e potrebbe voler dire che i mercati si avvicinano a un punto di svolta. Il problema è capire di che tipo.

La situazione non può continuare ancora a lungo e uno dei due mercati eserciterà il suo dominio sull’altro. Dal punto di vista tecnico l’indice S&P 500, in rialzo del 16,4% dai minimi di fine dicembre, scambia appena al di sotto della sua media mobile a 200 giorni. Quello potrebbe essere un livello chiave da monitorare per un’eventuale cambio di direzione della Borsa Usa.

Gli analisti sono divisi sulle prospettive a breve termine. In un contesto in cui la volatilità è destinata a tornare, la corsa dei listini è destinata a interrompersi presto, secondo uno strategist. Ma un altro sostiene invece che essere sottopesati sull’azionario è la strategia peggiore e non promette nulla di buono.

Analisti divisi tra sell-off bond e pausa rally mercati azionari

Michael Schumacher, director rate strategy presso Wells Fargo, ricorda all’emittente CNBC che anche nel 2017 tutte le classi di asset erano richieste e si è visto come è andata a finire l’anno dopo. Quando il 90% e più di asset class ha dato risultati negativi. Secondo Schumacher, tuttavia, non sarà l’azionario a patire. Bensì saranno i bond a subire una pioggia di vendite, con i rendimenti che dei Treasuries Usa decennali che potrebbero riportarsi sul 3%.

Peter Boockvar, chief investment strategist di Bleakley Advisory Group, dice invece il contrario. il manager è convinto che se le cose vanno bene sui mercati è perché la politica della Fed è accomodante. E “non perché le cose vanno bene”. Gli investitori si aspettano inoltre un esito positivo dalla disputa commerciale tra Cina e Usa.