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E’ un record assoluto: il costo di uno spazio pubblicitario durante il prossimo Super Bowl sale a 100mila dollari al secondo, cioe’ 192 milioni di lire. A far schizzare i prezzi sono le aziende internet. Hanno comprato 1/3 degli spazi.
Continua lo sviluppo delle maggiori aziende italiane nel web. In questo caso sono previste operazioni congiunte in Spagna e Italia, con operazioni che interessano vari multimedia.
Tendenza al leggero ribasso per i contratti Standard & Poor’s 500, Dow Jones e Nasdaq. Tassi sull’obbligazionario ancora in rialzo, al 6,30%.
Dalla fusione della svizzera Novartis e del Gruppo britannico-svedese AstraZeneca. A rischio 3 mila posti di lavoro in tutto il mondo. Con questa operazione si dà il via alla prima impresa globale del settore. Zurigo sospetta insider trading.
La divisa europea è tornata a cavallo degli 1,01 dollari dopo aver toccato, nelle prime battute, il suo minimo storico contro il dollaro a 1,0023. Permane un clima di attesa, alla vigilia della diffusione dei dati sul mercato del lavoro in America.
Spunti interessanti si segnalano tuttavia su alcuni settori. Sempre gran movimento sui titoli del nuovo mercato, ma con molta più volatilità rispetto alle sedute precedenti. Ancora un record per Tim, mentre Olivetti e Tecnost ripiegano.
I mercati stanno godendo dell’ottimo spunto offerto da New York. Solo il listino francese mostra qualche tensione e fa registrare un lieve ribasso. In cerscita gli indici Dax e FTSE-100.
Il cambio è arrivato fino a 1,0023. La caduta della divisa europea è stata influenzata anche dagli ordini automatici di vendita. Gli operatori temono che le autorità monetarie preferiscano non intervenire.
Buona intonazione sulla scia di Wall Street e di Tokyo. Subito in eccesso di rialzo i titoli legati al nuovo mercato. Grande attenzione per l’andamento dell’euro, al minimo storico contro il dollaro. Si attende la riunione della Bce a Francoforte.
Ottimo risultato del Dow, a un soffio da quota 11.000 grazie a General Electric e ai positivi dati economici. Nasdaq piu’ fiacco per i cali di Mci (WCOM) e (DELL). Tassi del bond a 30 anni in calo al 6,30% (vedere chiusure indici qui a fianco).