Mercati pagina 7648
L’azienda inglese, leader nell’informazione finanziaria, in calo di 9 punti a quota 56 (65 in apertura). Annunciata una crescita ”piatta” del fatturato e un rallentamento nelle vendite del sistema di trading nel mondo, dovuto ai timori dell’anno 2000.
Il pacchetto di controllo (80%) dell’azienda toscana sara’ rilevato dalla Morgan Grenfell Private Equity (Mgpe) del gruppo Deutsche Bank. Gli americani del Texas Pacific Group (Tpg) entrano solo con una quota di minoranza. L’affare vale 1.350 miliardi.
Big Blue perde il 14,25% (vedi IBM, quotazioni interattive) fin dai primi minuti di contrattazioni al New York Stock Exchange. L’ultimo prezzo fissato a 91 e 3/4 rispetto ai 107 di ieri in chiusura.
Dow in calo dell’1,7% (-177 punti) a 10.214. Sull’onda dell’effetto Ibm, il Nasdaq trascina la borsa in giu’: perde 46 punti (-1,7%). In difficolta’ anche l’indice S&P 500, che accusa un calo di 17 punti (-1,4%). I tassi sul bond a 30 anni al 6,32%.
La Aeffe di Massimo e Alberta Ferretti (che nel 1998 ha fatturato 226 miliardi) ha annunciato l’acquisto del 100% di Moonshadow, società proprietaria del marchio Moschino creato dallo stilista morto nel ’94.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, riunitosi oggi a Francoforte, ha deciso di lasciare fermo al 2,5 per cento il tasso d’interesse applicato alle operazioni di rifinanziamento principale.
Piazza Affari ancora contrastata a meta’ seduta, con il Mibtel in lieve calo rispetto all’apertura. In evidenza le Olivetti che crescono dell’1,58%. Per le Tim +2%.
Il future sull’indice Standard & Poor’s 500 e’ in questo momento in calo di 13 punti. In raffronto al fair value corrispondono a una perdita di -140 punti dell’indice Dow Jones, in apertura. Merrill Lynch riduce il rating a Big Blue.
Big Blue penalizzata sul circuito elettronico: perde circa l’8%, a quota 99 (aveva chiuso a 107). Anche America Online, che ha annunciato buoni utili, scende 4 punti. Come reagira’ oggi il Nasdaq, dopo il maxi-rialzo di ieri (+3,7%)?
Per un nuovo governo D’Alema è questione di giorni: la volontà di procedere in tempi brevi è stata espressa da quasi tutti i partiti della maggioranza. Palazzo Chigi dice non avere ”nulla a che fare con le voci di elezioni anticipate”.