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Seul perde il 2,9%, Singapore il 3,1%, la borsa australiana e’ in calo dell’1,8%. Chiusa Honk Kong. Si teme per l’apertura in Europa.
”Il chairman della Fed e’ come chi ha organizzato un party: e’ stato lui l’artefice del divertimento generale, ma alla fine si e’ reso conto che gli ospiti si sono fatti prendere la mano, bevono troppo, e la musica e’ alta”, dice un trader.
Le coincidenze statistico-temporali che riguardano Wall Street in questo mese sono davvero incredibili. Conviene dargli una rapida occhiata. Ma non spaventatevi troppo.
Si tratta del VIX, l’indice sulla volatilita’. Venerdi’ ha toccato un intraday di 35, livello che non si vedeva addirittura dal gennaio scorso. Quando la volatilita’ schizza in questo modo, i trader si aspettano un ”bottom” e subito dopo un rialzo.
Il Nikkei a quota 17.313. Per gli operatori l’indice rimarra’ piu’ o meno a questo livello fino a martedi’, quando negli Usa saranno annunciati i dati sui prezzi al consumo (cpi).
Ora che lo stilista ha assoldato la Lazard Freres per valutare una joint venture o una vendita, aumentano i nomi dei possibili candidati. Tra gli altri Gucci (De Sole) e Prada (Bertelli).
Tiger, il secondo piu’ grande hedge fund del mondo dopo quelli di Soros, quest’anno va male: -23%. E il patrimonio e’ calato paurosamente, da 22 a 8 miliardi di dollari. ”Questi risultati fanno schifo”, ha scritto Robertson ai clienti.
Misteri dell’editoria finanziaria e differenze con l’Italia. Il quotidiano Dow Jones valutato da una banca d’affari appena 1.000 dollari a copia.
Poiche’ questa correzione a Wall Street ha gia’ fatto scivolare le quotazioni del 12%, io credo che il massimo ribasso possibile sara’ compreso tra il 5 e il 10%.
S&P 500: -36 punti (-2,8%). Per Dow e S&P 500 si tratta del peggior calo settimanale dall’ottobre 1989 (Dow -5,9%). Ambedue gli indici in fase tecnica di ‘correzione’: hanno perso piu’ del 10% dai massimi. Si teme la doppietta venerdi’ nero, lunedi’ nero.