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Lo dicono i trader a New York. Il future dell’indice S&P 500 attestato a 4,0 punti, sotto il fair value. Il che non lascia molto spazio per una ripresa dei prezzi, almeno all’inizio della seduta.
Gli analisti si aspettavano, per settembre, un incremento dello 0,3%. L’aumento e’ pero’ dello 0,6% escludendo il settore auto. Ancora timori per una ripresa dell’inflazione. Il dato alla prova dei mercati.
Scendono i prezzi e salgono i tassi dei bond. E’ un riflesso di cio’ che accade sul mercato americano. Attesa per i dati economici Usa: oggi alle 14:30 le vendite al dettaglio, e domani i prezzi alla produzione. Timori di una ripresa dell’inflazione.
Cominciano a circolare voci su un cambio della guardia al vertice dell’organismo internazionale. Ambedue prestigiosi, tra i migliori rappresentanti dell’Italia all’estero, potrebbero prendere il posto di Michel Camdessus.
Confermato il voto precedente ”AA” per il gigante assicurativo.
Si tratta di incrementi che fanno temere una ripresa dell’inflazione e quindi un rialzo dei tassi d’interesse da parte della Bce. I dati per l’Italia, stranamente, non sono disponibili.
Eccitazione a Piazza Affari. I titoli del Lingotto sono schizzati (+ 5%) sulle attese di novitĂ nel settore automobilistico. Ma dopo una partenza sprint, il progresso si e’ ridimensionato a circa + 1%.
Il Dow ha perso 185 punti (- 1,8%) e in totale, i due giorni, il calo e’ molto forte: 416 punti. Oltre al caso Intel, a scuotere la borsa sono stati i tassi del bond, schizzati al 6,29%, top di 22 mesi. S&P e Dow infrangono le medie mobili a 200 giorni.
La decisione e’ la conseguenza di un altro patto siglato dalla compagnia americana con Air France e Aeromexico.
In un rapporto sul settore, la banca d’affari Salomon Smith Barney evidenzia le opportunita’ di mercato derivanti dal boom del web. Prevista la crescita dei titoli Deutsche Telekom, Telefonica e Telecom Italia.