Mercati pagina 7671
Gucci è uno dei marchi del lusso piĂą ambiti nel mondo e tra le societĂ piu’ redditizie del settore. Nonostante cio’ il titolo, quotato a New York e ad Amsterdam, viene scambiato a prezzi piu’ bassi rispetto ad aziende dello stesso comparto.
Il colosso di Detroit sta valutando tutte le ipotesi per stringere un patto con i coreani: joint ventures, alleanze strategiche, partecipazioni azionarie.
Operatori nervosi. Si teme un terzo irrigidimento della politica monetaria da parte della Fed. Prossime scadenze per monitorare l’inflazione: domani le vendite al dettaglio, e venerdi’ i prezzi alla produzione. Le materie prime salgono del 7% da giugno.
Perde quasi il 10% nelle contrattazioni elettroniche, prima dell’apertura alla borsa americana.
Si prospetta un avvio della seduta fortemente negativo, alla borsa di New York. Ieri il Dow Jones ha subito il secondo peggior ribasso del 1999.
Il premio e’ stato assegnato per ”le analisi della politica monetaria e fiscale nell’ambito dei diversi regimi di tasso di cambio”.
A Wall Street e’ meglio mantenere riserve in cash – spiega il guru – perche’ ”ci saranno migliori opportunita’ per comprare alla fine del trimestre”. Infatti ”abbiamo visto i massimi del mercato in agosto, ma non ancora il mimino”.
La crisi pakistana scoppiata ieri innervosisce ancor piu’ i mercati, specie quelli asiatici, negativi alla chiusura di stamattina. Tokio scende sotto quota 18.000.
Il presidente del Consiglio in un intervista promette un taglio quasi reaganiano dell’imposizione. Come? Grazie alla lotta all’evasione fiscale.
I manager di nove istituzioni finanziarie straniere, scandalizzati dall’operazione Telecom, hanno chiesto al ministro del Tesoro, Giuliano Amato, di intervenire contro il piano di riassetto. Obbiettivo dei soci di minoranza: Tim non si tocca.