MILANO (WSI) – Il ritorno di Giorgio Napolitano, la prima volta nella storia italiana in cui un presidente della Repubblica concede un bis, ha riportato fiducia nel mercato obbligazionario italiano. L’evento viene interpretato come un passaggio preliminare ad uno sblocco in tempi rapidi dell’impasse governativo.
I tassi dei Btp a due anni sono scesi ai minimi dell’1,267% oggi sul secondario. In calo anche i rendimenti sul decennale di riferimento (vedi valori a fondi pagina).
Non avra’ l’importanza del primo ministro, ma la conferma del capo dello Stato ha riconsegnato solidita’ al paese – anche se la corsa al Colle ha lasciato un centro sinistra sfasciato e un elettorato inbufalito perche’ il voto espresso alle ultime elezioni di fine febbraio e’ rimasto fin qui inascoltato.
Napolitano ha sottoscritto le dimissioni dalla carica di presidente da lui assunta il 15 maggio del 2006, atto preliminare al giuramento che presterĂ oggi pomeriggio dinanzi alle Camere riunite quale capo dello Stato rieletto.
Il presidente – il primo della storia repubblicana a essere eletto per altri sette anni – ha dato ai partiti principali 48 ore di tempo per scegliere un nuovo esecutivo che procede alle riforme istituzionali ed economiche indicate dai 10 saggi – rappresentati di tutte le forze politiche tranne il Movimento 5 Stelle – che si sono consultati durante la fase di stallo senza un governo.
Un altro fattore che contribuisce a sostenere i mercati e’ l’idea di fondo che i paesi europei non verranno lasciati fallire. Il sud d’Europa ha tremendi problemi di crescita e occupazione, che sembrano peggiorare con il tempo, ma la crisi del debito in se’ non appare come la principale preoccupazione degli operatori di mercato al momento.
Ma sull’Italia attenzione massima agli sviluppi dei prossimi giorni: “Tenuto conto di come la rielezione di Napolitano viene vista con favore dai mercati, e’ difficile che anche un governo di larghe intese ottenga lo stesso attestato di stima”, ha sottolineato in una nota Credit Suisse.
Per l’agenzia di rating Fitch ora serve governo con un mandato preciso, che comprenda la riforma della legge elettorale. In questo scenario, “la ricetta giusta sarebbe quella di una grande coalizione“.
In quello che si puo’ considerare un attestato di fiducia della Germania nei confronti del nostro paese, il ministro dell’Economia tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha detto di confidare che l’Italia troverà sempre una soluzione ai suoi problemi, in quanto è molto più flessibile dello stato tedesco.
Parlando a margine della riunione del G20, Schaeuble ha aggiunto che, dal punto di vista economico, l’Italia non è la sua maggiore preoccupazione.
Il ministro tedesco ha sottolineato che nessuno si attende che l’Europa registri alti tassi di crescita nei prossimi anni. In particolare, la Germania non dovrebbe far segnare, nei prossimi anni, tassi di crescita superiori all’1,5%.
Schaeuble ha affermato che un’altra crisi simile a quella del 2008 metterebbe a rischio la democrazia nel vecchio continente.
Il ministro tedesco, inoltre, ha detto che dovrebbe esserci una gerarchia in caso di crollo di una banca, con azionisti e obbligazionisti in cima e correntisti in coda, aggiungendo che non c’è una situazione di credit crunch in Europa.
Guardando ai numeri i Btp sono in netta risalita alla riapertura del mercato questa mattina, sulla piattaforma Tradeweb il differenziale di rendimento tra decennali italiani e tedeschi si attesta in area 284 punti base dai 298 della chiusura di venerdì. Parallelamente, il tasso sul dieci anni italiano scende al 4,10%, dal 4,23% dell’ultima chiusura.