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Mercato dollaro centrico, venti di risk on e risk off

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LEGNANO (WSI) – La pubblicazione dell’ISM manifatturiero americano, che ha mostrato un ritorno sotto lo spartiacque di 50.00 essendo stato rilasciato un dato pari a 49.0, contro attese e precedente di 50.7, ha prodotto dei tentativi di sell off sulle borse americane ed europee che, inizialmente, hanno puntato ai livelli di minimi precedenti per tentare la rottura dei supporti, per poi andare a ripiegare facendoci capire che esse risultano molto sensibili alle pubblicazioni macroeconomiche ma che, forse, siamo ancora di fronte a tentativi di discesa non maturi.

Le riunioni delle diverse banche centrali che si terranno questa settimana potrebbero aiutare i mercati a prendere una direzionalità sostenibile nel breve periodo e qualsiasi accenno ad implementazione o a intensificazione di misure straordinarie, da parte di Paesi esterni agli Stati Uniti, potrebbe in qualche modo dare una mano al dollaro americano e con esso, alle stesse borse.

Dollaro che verrebbe acquistato, a differenza di quanto accaduto ieri, in quanto i livelli di liquidità trasmessi al sistema (se parliamo di UK) o uno sblocco, seppur lieve, del mercato del credito (parlando di UE), potrebbero tornare a livellare il grado di fiducia degli investitori, che potrebbero decidere di dare nuovamente fiducia a questo tipo di misure.

La vendita di ieri avvenuta sulle borse ha interessato anche il dollaro americano, che, seguendo le logiche di analisi che da qualche tempo abbiamo intrapreso, è andato a perdere valore contro tutte le maggiori valute quotate in concomitanza di acquisti sul fronte rifugio, con yen e franco svizzero che si sono rivelati degli ottimi performer, in grado di compiere delle sostanziose salite soprattutto contro il dollaro americano (l’effetto della discesa doppia di UsdChf rispetto alla salita di EurUsd ha fatto sì che anche EurChf scendesse in maniera interessante, riportandosi sui supporti di breve periodo).

L’oro,in questo quadro, è stato acquistato recuperando strada fin’oltre 1,400.00, consolidando ora sopra 1,410.00 e fornendo una buona area congestiva da poter lavorare su rotture intraday (proiezioni pari all’altezza della congestione dai punti di rottura, con attenzione alla media a 21 oraria che potrebbe fungere da supporto dinamico), mostrando in questo modo di essersi mosso in concordanza con la vendita di dollari, così come sul petrolio il movimento è stato simile, anche se la correzione post salita è stata più profonda (anche in questo caso però, siamo sopra i supporti di breve passanti in area 92.30.

Quadro di risk off confermato dunque ma per il momento rientrato, dopo che il Nikkei durante la notte ha mostrato tentativi di ripresa importanti, alla ricerca dell’area di resistenza che passa per 13,700 e che dev’essere rotta prima di poter parlare di potenziale ripartenza dei prezzi.

A parte i dati sui prezzi alla produzione industriale (non molto importanti dopo la pubblicazione dell’inflazione dell’area euro) in release alle ore 11.00 ed alla bilancia commerciale USA che verrà rilasciata alle ore 14.30 (calendario macroeconomico) oggi sarà una giornata tranquilla ed avremo modo di comprendere come vorranno andare ad assestarsi i flussi di capitale. Il mercato è fortemente dollaro centrico e mosso da venti di risk on e risk off, non dimentichiamocelo.

EurUsd

L’area che passa sopra a 1.2940 ha funzionato molto bene da supporto, dopo i tentativi di discesa della mattinata, che abbiamo fatto bene a non lavorare ed il ritorno sopra 1.3065 ha portato a quel forte aumento di volatilità che ha quasi raggiunto i 50 punti di ampiezza. Ci troviamo ora sopra un’area di supporto statica, all’interno di una potenziale figura di continuazione a bandiera e sopra la media a 21 oraria, il che ci fornisce un0idea rialzista, considerata anche la posizione dello stocastico, quasi in ipervenduto. Crediamo che per assistere a discese si debba superare a ribasso l’area passante intorno a 1.3025, mentre in caso di superamento di 1.3085 è possibile assistere al raggiungimento dei massimi di ieri ed in estensione di 1.3125 (dove è possibile che il mercato provi a fermarsi sulla falsa rottura, ma che se superato di una decina di punti può lasciare spazio a salite verso 1.3140/60.

UsdJpy

Rimbalzo del UsdJpy dopo la rottura di 100.20 che ha portato al superamento di quel 99.50 ipotizzato come primo target. Siamo ora sotto i punti di minimo precedenti, al cospetto dunque di un’area di resistenza statica che passa tra 100.00 e 100.20. Qui è possibile pensare ad acquisti di yen, dato il buon risk reward dell’operazione, considerando che una risalita sopra 100.50 potrebbe portare ad accelerazioni verso 101.15 (qualche punto di tolleranza prima di valutare questa evenienza è d’uopo. Un ritorno sotto 99.50 potrebbe portare al raggiungimento dei minimi.

EurJpy

Buona la rottura a ribasso dell’EurJpy che si è fermato subito sotto il primo livello di target posto a 129.60. Siamo ora vicini ad un’area di resistenza che passa tra 130.50 e 131.00, con 130.75 (media mobile a 100 e ultimi massimi precedenti) che fanno da livello intermedio. Da qui è possibile cominciare a pensare a vendite di euro, tenendo spazio per controllare eventuali salite verso le resistenze ultime, con obiettivi posti sui minimi di 130.00, che se rotti possono lasciare spazio ai minimi di 129.50. Un ritorno sopra 131.10 può cambiare lo scenario ed aprire strade verso 131.30 e 131.45.

GbpUsd

Il cable ieri mattina è andato effettivamente alla ricerca dei supporti e ha trovato soltanto quelli di breve termine, prima di ripartire. Ci siamo fermati infatti sopra la media a 21 periodi oraria che ancora una volta ha dimostrato di come poter risultare un buon supporto dinamico, prima di rompere i massimi che hanno portato al raggiungimento dei due target ipotizzati a 1.5280 e 1.5320, andando a consolidare attorno a quest’ultimo punto. Siamo ora sopra la media mobile a 21 periodi e tutta l’area che passa tra qui e 1.5280 può essere considerata per acquisti di sterline, con obiettivi potenziali sui massimi. Sotto 1.5265 è possibile che il mercato tenti delle accelerazioni verso 1.52 ¼.

AudUsd

Buona la rottura a rialzo della congestione della scorsa notte e ottima accelerazione una volta che il livello di 0.9700, forte resistenza statica formatasi nei giorni scorsi, è saltato (abbiamo considerato la rottura intorno a 0.9715). Dopo aver sfiorato il livello di 0.9800 i prezzi hanno corretto di circa una figura, sfruttando anche l’evento relativo ai tassi di questa notte – lasciati a 2.75%) ed ora si trovano in una situazione di potenziale rialzo, da valutare in caso di superamento di 0.9760 (siamo lontani dai supporti di 0.9700. In caso di scivolamento sotto 0.9700, crediamo sia prudente non avventurarsi in operazioni short se non sotto 0.9665, dove potrebbero partire diversi ordini ribassisti.

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