Economia

Mercato immobiliare, i prezzi sono cresciuti del 40% nel corso degli ultimi cinque anni

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Nel corso della seconda metà del 2022, almeno il 18,2% delle compravendite immobiliari è stata effettuata per un investimento. La tendenza è stata in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2021, quando la percentuale era pari al 16,5%. il mercato immobiliare continua a brillare.

A spingere i risparmiatori ad investire nel mattone è principalmente l’inflazione elevata. Il mercato immobiliare, da sempre, è stato considerato come un ottimo impiego del capitale. Gli investimenti in questo settore, sostanzialmente, stanno beneficiando del ritorno degli acquisti da destinare a ricettività nelle principali località turistiche. Milano si conferma una delle città più care d’Italia. Secondo una recente analisi effettuata da immobiliare.it, nel capoluogo lombardo il prezzo a metro quadrato si attesta intorno a 5.271 euro: è stato registrato un +3,3% rispetto ad un anno fa. Roma, invece, ha registrato un -0,2%: in questo caso i prezzi si sono attestati intorno ai 3.336 euro al metro quadrato. A Milano, secondo Tecnocasa, i prezzi sono aumentati del 43,2%.

Andando ad analizzare oltre i dati delle due principali metropoli italiane, si riesce a mettere in evidenza come nelle grandi città del Sud Italia ci sia una crescita significativa dei prezzi, che in alcuni casi riescono a tenere testa a quelli di Milano.

Il mercato immobiliare di Milano

Soffermiamoci, un momento, sul mercato immobiliare di Milano. Secondo le analisi effettuate dall’Ufficio Studi Tecnocasa, nel corso degli ultimi cinque anni, i prezzi degli immobili a Milano sono aumentati del 43,2%, contro una media delle altre metropoli dell’8,8%. Milano, in questo modo, è riuscita a staccare completamente le altre città italiane. L’aumento dei valori ha coinvolto principalmente le zone periferiche, che hanno registrato un rialzo pari al 50,3%.

A Milano, inoltre, sono stati registrati dei prezzi elevati nelle zone centrali e semicentrali, che hanno determinato uno spostamento degli acquisiti nelle zone periferiche, Questo è il motivo per il quale, anche in queste zone, è stato registrato uno spiccato aumento dei valori.

A determinare questo trend – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – anche la ricerca di spazi esterni e metrature più ampie, caratteristiche più facili da trovare nelle zone periferiche e a prezzi più accessibili. Tra le macroaree della città che hanno performato meglio della media cittadina se ne evidenziano tre in particolare: Fiera-San Siro, Bovisa-Sempione e Lodi- Corsica.

A permettere di raggiungere questo risultato hanno contribuito diversi fattori. Il primo è strettamente legato agli interventi di riqualificazione, che risultano essere in corso su tutta Milano. Solo per fare un esempio, basti pensare che Fiera-San Siro risulta essere la macroarea nella quale è stata registrato l’aumento dei prezzi più significativo: +59,2%. Secondo l’ufficio Studi Tecnocasa, i quartieri maggiormente interessati al recupero dei valori sono stati San Siro (+64,7%) e San Siro Capecelatro (76,5%), dove a fare la differenza è stato l’arrivo della metropolitana lilla, anni fa, che ha determinato una maggiore domanda sia di acquisto sia di affitto, avendo migliorato i collegamenti con il resto della città, in particolare con i due più importanti poli direzionali di Citylife e Porta Nuova. Inoltre, la presenza di prezzi più contenuti rispetto a quartieri più semicentrali ha attirato la domanda di chi ha una bassa disponibilità di spesa.

Nel sud Italia i prezzi crescono come a Milano

Secondo l’ultima analisi effettuata da Immobiliare.it, nelle città del Sud Italia i prezzi crescono come a Milano. Napoli, ad esempio, risulta essere la decima città più cara dove acquistare un immobile. In questo caso il prezzo è pari a 2.771 euro al metro quadrato. Il dato risulta essere in crescita del 3% rispetto ad un anno fa. L’offerta di immobili in vendita, già negativa nell’anno (-8,5%), accelera la propria contrazione nell’ultimo mese: -24%, con la domanda che nello stesso periodo inverte una buona tendenza annuale, pari al +4,3%, chiudendo agosto al -15,7%.

Secondo l’analisi, Bari presenterebbe dei rincari più marcati rispetto a Napoli, dove, facendone un confronto a quanto accadeva un anno fa, i prezzi arrivano a quota +4,4%. Bari, in questo modo, continua attraverso i quali il prezzo medio degli immobili si attesta intorno a 2.000 euro al metro quadro, fermandosi oggi a 1.967 euro/mq. Su base annua gli indicatori di domanda e offerta vedono variazioni negative: -1,4% per lo stock di immobili in vendita sul mercato, -1,5% per la domanda. Entrambe queste contrazioni si accentuano ulteriormente nell’ultimo mese.

Tra le tre città prese, che sono state prese in esame da Imobiliare.it., Palermo risulta essere la più economica. In questo caso i prezzi si attestano intorno a 1.360 euro al metro quadro, ma è allo stesso tempo quella che presenta i rincari più importanti: +5,3% negli ultimi dodici mesi. L’offerta di immobili in vendita si riduce (-4%), ma la domanda continua ad attestarsi su variazioni positive: si registra infatti il +3,3% negli ultimi dodici mesi.