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Mercato immobiliare: prezzi case in netto calo nel 3° trimestre

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ROMA – La crisi fa un’altra vittima: il mercato immobiliare. Già il real estate aveva subito pesantemente gli effetti della crisi, soprattutto in termini di accesso al credito per chi aveva bisogno di una casa. Tuttavia, mentre le compravendite si erano, sostanzialmente fermate, pur mantenendo pressocché intatto il valore delle case, ora, secondo l’idagine di Idealista.it sono, adesso i prezzi a soffrire. E il fenomeno riguarda le principali metropoli del Paese. I valoro cominciano a scendere. E l’aneddotica da’ segnali nettamente peggiori rispetto alle statistiche ufficiali.

Milano

Allo scadere del terzo trimestre, il capoluogo lombardo ha registrato un calo dei prezzi del 3,2%, se pur differenziato per i vari quartieri con prezzi da 4.141 euro/m². Le zone a soffrire di più sono quelle centrali con Garibaldi e Via Gallaratese giù tra il 4,2 e il 4,5%. Sotto la media si sono posizionati quartieri come la Barona (-0,6%), mentre alcune zone hanno registrato degli aumenti, come la zona Bocconi-Navigli, cresciuta dell’1,2%. Il quartiere in cui i prezzi sono aumentati di più è Baggio, cresciuto del 2.5%.

L’hinterland milanese riflette le sofferenze del capoluogo. Qua, i cali si attestano intorno al 5,7%. A soffrire di più, Corsico (-4,7%; 2.195 euro/m²), Pioltello (1.898 euro/m²; -4,0%) e Cinisello Balsamo (2.114 euro/m²; -2,9%), Nel trimestre, Segrate si conferma il comune della conurbazione con i prezzi più altri: (- 1,6%, 3.205 euro/m². Il comune più conveniente, invece, è Legnano. Lì , il metro quadro costa 1.858 euro (+ 1,7%). La municipalità cresciuta di più, invece, è San Giuliano Milanese (+3,8%, 2.278 euro/m²).

Roma

Se Milano piange, Roma, di certo, non ride. Nella Capitale, mediamente, i prezzi in calo, in media, del 2,6%. Il crollo è stato particolarmente sentito in quartieri che hanno sentito di più la bolla immobiliare. In particolare, il Nomentano-San Lorenzo che scende del 6,8%, con un prezzo di 5.024 euro/m².

A salvarsi, per le zone Aurelia (-1,5%; 4.092 euro/m²), Casilino-Centocelle (3.352 euro/m²; -1,4%) Prenestino (3.658 euro/m²; -1%), mentre parioli (6.844euro/m²; -0,9%), Eur (4.173 euro/m²; -0,7%), Appio Latino (4.770 euro/m²;-0,4%) e colleaniene collatino (3.623 euro/m²;-0,4%).

Nell’hinterland, si registra un vero e proprio crollo dei prezzi, con cali che arrivano al -12,4% nel litorale a Sud di Roma

Napoli

In controtendenza Napoli che, con un +0.1% è l’unica grande metropoli a tenere, tutto sommato, i prezzi delle case stabili. All’ombra del Vesuvio, però, è netta la differenza tra aree periferiche e centrali, con Scampia, Pianura e Ponticelli che registrano un calo del 2,4%, 1,8% e 0,9% rispettivamente.

A tenere, soprattutto il Vomero che, con i suoi 4.878 euro al metro quadro si conferma l’area più cara della città. Più economico il centro storico con una media di 2.810 euro/m² e Piazza Garibaldi (2.364; – 2,1%).