Il mercato libero dell’energia elettrica e del gas entrerà prepotentemente nella vita degli italiani a partire dal 2024. Il servizio di maggior Tutela, infatti, sparirà dal prossimo anno: quali sono i cambiamenti a cui dovranno andare incontro i clienti e cosa si devono aspettare?
Il mercato libero dell’energia e del gas garantisce una serie di servizi aggiuntivi rispetto a quello tutelato. È possibile riuscire ad ottenere una maggiore convenienza rispetto al prezzo Tutelato, per il quale i costi vengono definiti ogni tre mesi per le bollette dell’elettricità ed ogni mese per quelle del gas. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa consista quella che per molti utenti e una novità e, soprattutto, cerchiamo di capire come funzioni.
Cos’è e come funziona il mercato libero
Il mercato libero dell’energia permette ai clienti di scegliere liberamente il proprio fornitore di luce e gas. Il consumatore, inoltre, ha la possibilità di optare per le condizioni economiche e contrattuali che ritiene più adatte a sé stesso. A differenza di quanto avviene nel Tutelato – dove le condizioni economiche sono fissate dall’Autorità di Regolazione Energia Reti ed Ambiente (Arera) – le parti si possono concordare direttamente le condizioni.
Arera ha fornito una definizione ufficiale di cos’è il mercato libero:
È il mercato in cui i clienti hanno liberamente scelto da quale venditore e a quali condizioni comprare l’energia elettrica e il gas naturale. Nel mercato libero le condizioni economiche e contrattuali di fornitura sono concordate direttamente tra le parti e non fissate dall’Autorità.
Quando si dovrà passare al mercato libero
In un primo momento il passaggio definitivo al mercato libero sarebbe dovuto avvenire il 1° gennaio 2023. Il legislatore, però, ha deciso di posticipare questo obbligo al mese di gennaio 2024, quando partirà un periodo transitorio a tutele graduali.
All’interno del mercato libero le condizioni economiche vengono stabilite direttamente dai fornitori, i quali, in questo modo, hanno la possibilità di farsi una sana concorrenza. I consumatori, a loro volta, hanno la possibilità di negoziare le tariffe, i piani e le opzioni che meglio si adattano alle proprie abitudini ed alle esigenze di consumo.
Il mercato libero, in estrema sintesi, viene applicato a tutti quei clienti che hanno deciso di abbandonare quello a maggior Tutela.
Quali differenze ci sono con il mercato Tutelato
La distinzione maggiore che intercorre con il mercato Tutelato consiste nelle condizioni economiche e contrattuali, che sono alla base dell’acquisto di elettricità e gas naturale. Per i clienti che sono nel mercato Tutelato le condizioni vengono stabilite dall’Arera ogni tre mesi. È una soluzione sicuramente più regolamentata ed uniforme, che garantisce una maggiore protezione ai consumatori.
Nel mercato libero, invece, c’è una maggiore concorrenza: le compagnie competono tra loro per offrire le migliori tariffe e i migliori servizi. In questo caso i clienti possono usufruire di programmi di fedeltà, di sconti e del blocco dei prezzi per un periodo stabilito. È possibile, inoltre, avere delle offerte dual, che permettono di avere un unico fornitore di elettricità e di gas.
Vantaggi e svantaggi del mercato libero
I consumatori possono beneficiare di una serie di vantaggi nel momento in cui scelgono il mercato libero. Ma possono anche andare incontro ad una serie di svantaggi.
Tra i vantaggi vi sono la maggiore flessibilità e le opzioni personalizzate, che permettono di scegliere liberamente il proprio fornitore e di negoziare le condizioni contrattuali. Con il mercato libero è possibile scegliere tra le tariffe monorarie e biorarie e soprattutto valutare l’adeguatezza dei prezzi in base ai propri consumi. Questa situazione determina una maggiore concorrenza da parte dei fornitori, che può tradursi in prezzi più competitivi.
Il mercato libero può risultare più complesso e non sempre è facile fare una scelta. La vasta gamma di opzioni disponibili rende più difficile scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze.
Da segnalare che, in entrambi i casi, i costi di rete, del contatore e delle imposte rimangono uguali in entrambi i regimi. I costi di base continuano ad essere gli stessi.