Migranti, Merkel apre a Conte: “pronti a collaborare”. Ma così il suo governo può saltare
Nonostante la difficile vertenza interna con la Csu, che verte proprio sul tema migranti, Angela Merkel tende la mano al nuovo governo italiano guidato dal premier Giuseppe Conte, che ieri nel vertice con la Cancelliera tedesca ha chiesto aiuto nella gestione dell’emergenza migranti.
“L’Italia è uno dei paesi che accoglie e ha accolto molti migranti”, ha detto, specificando di volere “collaborare molto strettamente” su questo tema. La solidarietà in Europa è una cosa che la Germania accoglie a braccia aperte”.
Il sostegno arriva dopo che Conte ha sottolineato che “servono soluzioni europee” altrimenti il rischio è che si vada verso “la fine di Schengen”, avverte Conte. Le frontiere italiane, rimarca, “sono quelle europee”. Con questa politica liberale dell’apertura, tuttavia, Merkel si sta giocando la faccia e la carriera in Germania.
Il ministro tedesco degli Interni – membro della CSU, partito alleato della CDU di Merkel – e la Cancelliera sono completamente divisi sul tema. Tanto che Seehofer è arrivato a dichiarare che “non posso più lavorare con questa donna“. La questione delle quote di richiedenti asilo è diventata un caso politico in Germania e Merkel vuole portare il tema al prossimo summit europeo del 28-29 giugno.
Secondo economisti e commentatori si tratta della crisi politica più grave che Merkel ha dovuto affrontare in 13 anni di governo. È in gioco il futuro politico della Cancelliera, leader simbolico di tutta Europa. Il quotidian economico tedesco Handeslblatt ha addirittura ipotizzato ieri che “potrebbe essere arrivato il momento” della resa di Merkel.
Summit UE: le linee d’azione dell’Italia
Tra le “linee di azione” che l’Italia intende proporre al vertice europeo, ha spiegato Conte, anche il fatto di “agire meglio nei paesi di origine e transito perché lì avvengano le identificazioni e le richieste asilo, con procedure che siano le più rapide possibili”.
E “prevenire i pericoli che i migranti affrontano: l’Ue deve contrastare questi indegni traffici di esseri umani e controllare più efficacemente le frontiere esterne”. L’obiettivo è ora arrivare a una diversa formulazione della riforma di Dublino, che incorpori questo principio.
Quanto alla Germania, il partito di Merkel si riunirà il primo luglio per finalizzare la linea e cercare di trovare il bandolo della matassa, stringendo un accordo politico sulla questione controversa da portare al vertice di fine mese. Merkel ha anche convocato un vertice Ue straordinario per discutere solo di immigrazione.
Non solo immigrazione. Nel vertice Conte – Merkel si è discusso anche di economia, reddito di inclusione e disoccupazione.
“L’Unione economica e monetaria sia riformata, facendo avanzare la condivisione dei rischi e la convergenza nell’Eurozona”, auspica Conte. E annuncia che “al prossimo Consiglio Europeo, in sede di discussione nel quadro finanziario pluriennale, l’Italia spingerà affinché i fondi europei vengano orientati verso misure di sostegno a favore dell’inclusione sociale, come il reddito di cittadinanza”.
Confermate le “eccellenti relazioni” sul fronte commerciale:
“Ricorderemo nel corso del nostro incontro le nostre eccellenti relazioni commerciali. I nostri rapporti sono solidissimi, caratterizzati da un interscambio che si è attestato sempre su valori molto elevati. La Germania è il primo partner commerciale dell’Italia” ha sottolineato Conte.
Merkel si dice disponibile anche a una collaborazione sul tema della disoccupazione giovanile, mettendo a disposizione “nostre esperienze, dopo la riunificazione tedesca”, e a “dare suggerimenti. Siamo a disposizione per poter aiutare”.
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