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Merkel rischia, Bundestag: “Ha deciso da sola apertura frontiere”

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BERLINO (WSI) – La Germania si prepara al voto di domenica 24 settembre per rinnovare il Bundestag e se la vittoria di Angela Merkel sembra quasi scontata, gli ultimi sondaggi rivelano che tra gli eletti ci saranno anche il partito dei liberali di FDP e quello di estrema destra di AFD. I due partiti hanno annunciato che una volta entrati nel Parlamento federale tedesco – e i sondaggi dicono che succederà – daranno del filo da torcere a Merkel con l’avvio di una commissione di inchiesta contro la politica di apertura delle frontiere voluta dalla cancelliera.

Era il settembre del  2015 quando Angela Merkel decise di aprire le frontiere della Germania ai richiedenti asilo ma ora un’analisi dei Servizi Scientifici interni al Bundestag mette in dubbio i fondamenti giuridici di questa politica. Da ciò la considerazione che i profughi proventi dall’Austria avrebbero dovuto essere respinti.

Gli avvocati che fanno parte dei Servizi Scientifici del Bundestag hanno fatto riferimento ad una sentenza della Corte costituzionale tedesca riguardante l’immigrazione, sentenza in cui si dice che è il legislatore che deve decidere la percentuale di non tedeschi da rapportare al totale della popolazione.

Ma nei fatti, il 4 settembre 2015 la cancelliera Angela Merkel, decidendo di aprire le frontiere, si è alla fine consultata solo con i ministri singoli del governo e il parlamento non ha mai votato sull’iniziativa dell’esecutivo. Senza contare che finora il governo non ha spiegato qual è la base giuridica su cui ha preso una tale importante decisione.

La sinistra tenta di far luce e tramite il deputato Sevim Dagdelen osserva che il cancelliere avrebbe dovuto fare un’osservazione per il rispetto del Bundestag.

“Era giusto sì aiutare le persone ma purtroppo nel processo decisionale il Bundestag o i paesi vicini non sono stati presi in considerazione”.

Un’indagine esplosiva quella del Bundestag che politicamente si potrebbe rivelare uno dei punti di forza dell’FDP e dell’ADF che hanno annunciato, nel caso di un ingresso nel parlamento, che procederanno all’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla politica di apertura delle frontiere della Merkel. A parte questo nuovo sviluppo politico e giuridico importante, in Germania l’establishment e il governo sono intimoriti anche dal fatto che un partito della destra radicale farà il suo ingresso in Parlamento per la prima volta in oltre mezzo secolo.