In un incontro tra due leader in calo di popolarità, Angela Merkel ha ammesso a Barack Obama che l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti rende impossibile la firma del Trattato di libero scambio, il TTIP, cui già avevano provato a fare opposizione le autorità di alcuni paesi europei come la Francia e il Belgio.
In un incontro a “casa sua”, a Berlino, con il presidente uscente americano, la cancelliera ha detto che “il TTIP è a un punto morto“. Le promesse fatte da Trump in campagna elettorale e soprattutto il suo programma politico economico lasciano presagire una nuova ondata protezionista nelle relazioni commerciali di Washington con il resto del mondo.
“Mi sono sempre investita molto per la conclusione di un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, abbiamo fatto progressi nelle trattative, ma ora non possono essere concluse“, ha ammesso la cancelliera che dovrà anche lei superare le elezioni in Germania l’anno prossimo s vorrà rimanere alla guida del paese e gestire i nuovi eventuali negoziati sul controverso accordo commerciale.
“Spero di poterci ritornare un giorno”, ha detto Merkel nella conferenza stampa congiunta con Obama. Le dichiarazioni sono in qualche modo sorprendenti, dal momento che Obama e Merkel hanno difeso la “cooperazione transatlantica e le conseguenze positive del libero scambio” in un articolo apparso il 17 novembre sul quotidiano tedesco Wichtschaftswoche.
“Non ci sarà un ritorno a un mondo pre globalizzazione”, hanno avvertito nel pezzo i dirigenti di due delle maggiori potenze economiche mondiali. Il riferimento è implicito alle difficoltà che il TTIP ha incontrato nei dibattiti tenutisi in Europa e ai problemi rappresentati dal programma economico protezionista e isolazionista di Trump.
In effetti durante la campagna elettorale Trump ha criticato a più riprese il TTIP, un accordo particolarmente controverso, che i critici sostengono favorirà le multinazionali e penalizzerà i consumatori e quei governi che intendono proteggere i diritti dei lavoratori. Il ricco magnate immobiliare l’ha definito semplicemente un “cattivo accordo”.
Secondo il leader Repubblicano va contro gli interessi dell’economia americana e ha assicurato che se fosse stato eletto, non avrebbe mai firmato il TTIP. Malgrado i rapporti tra Berlino e Washington si prospettino difficili con Trump alla Casa Bianca, Merkel e Obama hanno rinnovato l’impegno a difesa dell’alleanza transatlantica e il libero mercato.