Il bail-in delle banche venete deve essere evitato, perché porterebbe gravi rischi per lo spread e per il Paese. Lo ha detto l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, alla cerimonia di consegna dei Milano Finanza Global Awards 2017 che si è tenuta ieri sera.
Sul tema dei crediti deteriorati non è il caso di farsi dettare regole da chi è fuori dall’Italia
“Fuori dall’Italia” c’è il commissario alla Concorrenza dell’Unione europea Margrethe Vestager, che ha chiesto un’iniezione di capitale in Popolare di Vicenza e Veneto Banca di 1,2 miliardi di euro da parte di privati come condizione per la ricapitalizzazione ma finora nessuno è stato disponibile a investire questa somma.
Penso che l’intervento debba essere pubblico, perché il miliardo investito a gennaio dal Fondo Atlante era quello concordato per consentire l’intervento pubblico, ha detto Messina
Per l’AD di Intesa Sanpaolo, il bail-in va evitato con la liquidazione ordinata, un’opzione che, secondo indiscrezioni del Corriere della Sera, a Roma e Bruxelles sarebbe in via di esplorazione, come soluzione per evitare che delle perdite delle due banche si facciano carico gli azionisti e i correntisti con depositi superiori a 100 mila euro.
Secondo l’articolo 65 della Comunicazione bancaria della Commissione europea del 2013 “gli Stati membri dovrebbero incoraggiare l’uscita dal mercato di operatori non efficienti, in maniera ordinata e in maniera da tutelare la stabilità finanziaria”