ROMA (WSI) – Metà delle famiglie ha un reddito sotto i 2mila euro al mese. Sono numeri sconvolgenti a cui però gli italiani sono ormai tristemente abituati.
Nel 2012 il 20% dei nuclei familiari “ha un reddito netto annuale inferiore a 14.457 euro (circa 1.200 euro al mese), mentre la metà ha un reddito superiore ai 24.590 euro (circa 2mila euro al mese). Il 10% delle famiglie a più alto reddito percepisce più di 55.211 euro”.
L’indagine e’ stata effettuata nel primo semestre 2013 su un bacino di 8 mila famiglie, 22 mila persone.Le famiglie con capofamiglia laureato, dirigente o imprenditore registrano livelli piu’ elevati di ricchezza netta (con valori mediani compresi fra 295.000 e 310.000 euro), cosi’ come quelle residenti nei comuni con piu’ di 500.000 abitanti (circa 190.000 euro).
Livelli piu’ bassi si riscontrano per le famiglie con capofamiglia senza titolo di studio (circa 44.000 euro), operaio (circa 26.500 euro) e straniero (2.000 euro). Il centro e il nord sono le due aree geografiche con la ricchezza media piu’ alta: rispettivamente 216.000 e 150.000 euro contro i circa 100.000 euro registrate nel mezzogiorno e nelle isole.
Bankitalia rileva inoltre che il reddito da lavoro dipendente percepito ammonta a 16.248 euro nel 2012, in diminuzione dal 2010 (di circa il 2%). Quello da lavoro autonomo, che ammonta a 18.206 euro, registra una diminuzione piu’ marcata (- 9,9% rispetto al 2010).
Il reddito da trasferimenti e’ invece di 11.022 euro, in aumento del 3,3%, mentre quello da capitale di 7.191 euro (-8,2% rispetto al 2010). I dipendenti in media dichiarano di lavorare circa 36 ore settimanali, contro le circa 42 ore per settimana degli indipendenti.
Il reddito individuale medio da lavoro (autonomo e dipendente) e’ inferiore per le donne (14.263 euro contro i 18.670 euro degli uomini) e nel sud e isole (14.982 euro rispetto ai 17.085 del centro e ai 17.729 del nord).
Infine l’indagine segnala che i laureati percepiscono in media un reddito da lavoro quasi doppio rispetto a quello delle persone prive di titolo di studio (22.088 contro i 11.119 euro).
(Asca)