Meta Platforms, la casa madre di Facebook e Instagram, ha avviato il terzo giro di licenziamenti, che è stato previsto dal suo complesso piano per ridurre drasticamente i costi del gruppo.
Nei mesi di aprile e maggio sono grosso modo 10.000 le persone che hanno già perso il proprio posto di lavoro o lo perderanno a breve. Questo round di licenziamenti segue quello di novembre 2022, quando sono state licenziate 11.000 persone. Mark Zuckerberg, ceo di Meta Platform, ha definito il 2023 come l’anno dell’efficienza. L’azienda ha comunicato che, nel corso del primo trimestre dell’anno, i ricavi sono aumentati del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022, toccando quota 27,91 miliardi di dollari dopo tre trimestri di calo.
Meta Platforms, continuano i licenziamenti
Il piano messo in campo da Meta Platforms dovrebbe permettere all’azienda di ottenere dei risparmi consistenti. Questo è il motivo per il quale la casa madre di Facebook ha iniziato il terzo round di licenziamenti, come era già stato annunciato in precedenza.
Stando a quanto si è appreso fino a questo momento, questa nuova tornata di licenziamenti coinvolge direttamente i membri dei vari gruppi aziendali di Meta Platforms. Ma soprattutto segue una precedente tornata di licenziamenti, che nel corso del mese di aprile aveva coinvolti molti dipendenti, che ricoprono dei ruoli tecnici.
Complessivamente, tra i mesi di aprile e maggio, sono 10 mila i lavoratori che perderanno il proprio posto di lavoro. Nel corso del mese di novembre, invece, erano state licenziate 11.000 persone.
A fare il punto della situazione ci aveva pensato direttamente Mark Zuckerberg, il quale, preannunciando i licenziamenti, aveva espressamente parlato della necessità di Meta Platforms di abbassare i numeri della propria forza lavoro. La casa madre di Facebook ed Instagram dal mese di novembre fino allo scorso mese di marzo, ha licenziato qualcosa come 21.000 dipendenti, riducendo drasticamente il personale, che, complessivamente, è passato da 86.000 a 65.000 unità.
L’obiettivo è quello di diventare leggermente più agile e quindi andare ad attutire i contraccolpi di un mercato della pubblicità digitale, che si è notevolmente indebolito. I licenziamenti sarebbero diventati necessari per migliorare le prestazioni finanziarie dell’azienda in un momento difficile. In post pubblicato su Facebook, Zuckerberg ha spiegato che “non c’è altro modo di evitarlo e dovremo dire addio a colleghi talentuosi e appassionati che hanno fatto parte del nostro successo”.
Meta Platforms oltre ai licenziamenti provvederà a chiudere qualcosa come 5.000 posizioni lavorative aperte e che non sono ancora state occupate. Sarà cancellata, in questo modo, la possibilità da parte dei candidati di entrare a far parte del team della società. Altri tagli sono andati a colpire direttamente il personale delle risorse umane addetto al reclutamento, che era già stato interessato dai licenziamenti di novembre.
I numeri della società
Meta Platforms ha riferito che le entrate nel corso del primo trimestre 2023 sono aumentate del 3% rispetto ai 27,91 miliardi di dollari del 2022. Dopo tre periodi consecutivi nei quali le entrate erano diminuite, questa volta hanno iniziato ad aumentare.
Il gruppo, nonostante i tagli effettuati, continua a investire in maniera pesante nel Metaverso. Reality Labs, l’unità che sta sviluppando le varie tecnologia di realtà virtuale e realtà aumentata, ha registrato una perdita operativa di 3,99 miliardi di dollari, generando 339 milioni di dollari nel primo trimestre. I tagli dei costi effettuati dalla società sono stati apprezzati dagli investitori, con le azioni del gruppo salite del 177%.