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Il canale di Panama è in secca. E il traffico marittimo in crisi

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Un incremento sempre maggiore di eventi climatici estremi sta mettendo alla prova le principali vie marittime globali, e la situazione potrebbe peggiorare a causa dell’arrivo di El Niño.

Nel caso del Panama, colpito da una prolungata siccità, il livello dell’acqua particolarmente basso ha portato il paese a ridurre il numero di navi autorizzate a passare attraverso il Canale di Panama, una rotta di vitale importanza. Questa riduzione delle autorizzazioni ha causato un accumulo di navi in attesa di attraversare il canale.

L’Autorità del Canale di Panama, agenzia governativa responsabile delle operazioni e della gestione del canale stesso, ha dichiarato che le restrizioni sono diventate necessarie a causa di una sfida senza precedenti: la siccità, che ha raggiunto un record storico.

Il clima ferma il canale il Panama e El Nino potrebbe peggiorare le cose

Questo blocco temporaneo nel Canale di Panama arriva poco dopo che l’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite ha confermato l’insorgenza dell’evento climatico El Niño che, probabilmente, contribuirà ad un aumento delle temperature globali.

El Niño, che significa “il bambino” in spagnolo, è un fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale nei mesi di dicembre e gennaio in media ogni cinque anni. Gli effetti di El Niño tendono a culminare durante il mese di dicembre, combinandosi con quelli dei vari cambiamenti climatici in corso. Il timore, in particolare, è che il verificarsi di un El Niño particolarmente intenso possa portare il 2024 a diventare l’anno più caldo mai registrato, così da superare la soglia di +1,5°C di temperatura media globale.

Peter Sands, esperto principale dell’analisi delle tariffe di trasporto aereo e marittimo presso Xeneta, una piattaforma di benchmarking, ha sottolineato che punti di congestione nei percorsi marittimi sono presenti dappertutto, ma solitamente solo eventi catastrofici come l’incidente del blocco del Canale di Suez nel 2021 evidenziano la vulnerabilità del modello di “consegna al momento giusto”.

Sands in un’intervista a CNBC ha affermato:

Penso che il settore del trasporto globale sia uno dei settori più invisibili al mondo. Tutti noi dipendiamo dai servizi e dalle merci trasportate via mare, ma raramente riflettiamo su come queste merci finiscono sugli scaffali, a meno che qualcosa non vada storto.

Riguardo ai prolungati ritardi nel Canale di Panama, sempre Sands ha commentato che, anche se l’Autorità del Canale di Panama ha precedentemente implementato restrizioni a causa del basso livello dell’acqua. L’inizio dell’evento El Niño potrebbe aggravare il problema.

Sempre Sands ha aggiunto:

Quello che stiamo osservando al momento potrebbe essere solo l’inizio di una situazione più grave che si svilupperà l’anno prossimo, poiché potremmo affrontare una siccità ancora più grave nella prima metà del 2024. In questo momento, non stiamo assistendo alla normale ricarica dei livelli dell’acqua che si verificherebbe in un anno regolare. Pertanto, stiamo potenzialmente affrontando una situazione di disastro in corso

Le conseguenze sull’economia di questi ritardi

Il Canale di Panama offre un’alternativa alla circumnavigazione dell’America del Sud ed è attraversato da circa 14.000 navi all’anno. Rappresenta il 3% del volume del commercio mondiale e quasi un terzo di tutte le merci che attraversano il Pacifico. Il 70% dei passaggi coinvolge navi provenienti dagli Stati Uniti o dirette verso di essi, contribuendo a un flusso di merci del valore di circa 270 miliardi di dollari all’anno.

Ogni nave che attraversa il Canale di Panama richiede 51 milioni di litri di acqua. A causa della siccità in corso, i gestori del canale hanno imposto limitazioni al transito: sono state consentite solo 14 prenotazioni per nuovi passaggi e la profondità delle imbarcazioni è stata limitata a 13,4 metri. La conseguenza è una diminuzione della capacità di carico delle navi. Queste restrizioni hanno portato a un aumento dei tempi di attesa, con quasi 264 navi in coda ad agosto per attraversare il canale – il doppio rispetto alle cifre consuete per questo periodo. Nel frattempo, il costo medio di spedizione di un singolo container dalla Cina agli Stati Uniti è aumentato del 36% da giugno a oggi.

Nel 2016 sono stati completati lavori di espansione che hanno comportato una spesa di 5 miliardi di dollari, consentendo il transito di navi di dimensioni maggiori. Tuttavia, attualmente, queste navi più grandi rischiano di essere le prime a essere colpite dalla scarsità d’acqua nel canale. Quello che suscita maggiore preoccupazione è che molti esperti ritengono che la situazione attuale possa ripetersi nei prossimi anni, portando a un aumento dei prezzi delle merci. Il responsabile del Canale, Ricaurte Vasquez, ha dichiarato a Reuters che si prevede un impatto economico significativo soprattutto a partire da ottobre. Nel frattempo, bisogna ancora affrontare l’arrivo dell’evento El Niño.

Cosa ha insegnato il precedente della Ever Given

Nel marzo 2021, la nave portacontainer Ever Given, una delle più grandi al mondo, è rimasta bloccata per circa una settimana a causa dei forti venti, ostacolando rotta commerciale di grande importanza. Questo incidente ha creato un blocco totale del traffico in una delle vie di navigazione più frequentate al mondo, causando notevoli interruzioni nelle connessioni tra Europa, Asia e Medio Oriente.

Da allora, gli esperti hanno avvertito che gli eventi climatici estremi derivanti dal cambiamento climatico potrebbero aumentare la probabilità di incidenti simili a quello della Ever Given, con implicazioni significative per le catene di approvvigionamento, la sicurezza alimentare e le economie regionali.