Poche soddisfazioni nel 2018 per gli investimenti obbligazionari. Il 2019 potrebbe beneficiare di un market timing migliore. Sull’Italia un ritorno all’insegna della prudenza
Il 2018 entra in dirittura d’arrivo con un fardello di incertezze sulle spalle e poche soddisfazioni per gli investitori.
“È stato un anno difficile per molte asset class”
ha subito sottolineato Wolfgang Bauer all’apertura di Bond vigilantes forum 2018, l’incontro specializzato sull’investimento obbligazionario organizzato da M&G. Il co gestore del fondo M&G (Lux) Absolute Return Bond Fund ha poi individuato le principali incertezze dei mercati nella formazione del governo M5s-Lega, nei recenti contrasti con l’Unione europea sulla manovra di bilancio dell’Italia e nel rialzo dei tassi della Federal Reserve.
“Abbiamo affrontato un mercato sfidante che ha però creato opportunità per i fondi attivi”,
ha proseguito evidenziando la necessità, nello scenario attuale e nel prossimo futuro, di evitare di affidarsi agli indici passivi:
“C’è bisogno di flessibilità. I fondi che si basano sugli indici di mercato, infatti, contengono al loro interno anche titoli che potrebbero affrontare fasi di elevata volatilità, come i governativi italiani”.
Le posizioni in Italia
Il fondo gestito da Bauer, che ha l’obiettivo di restituire un rendimento superiore all’Euribor + 2,5% annuo sull’orizzonte dei tre anni, ha ridotto a febbraio la maggior parte delle posizioni sui titoli obbligazionari italiani per rientrare dopo le elezioni politiche con un’esposizione prudente, composta da Btp a breve scadenza e bond societari come Enel, preferendo però, in questo caso, quelli in valuta estera (sterline).
Anche Richard Woolnough, gestore del fondo M&G Optimal Income Fund ha chiuso le posizioni sull’Italia nella parte iniziale del 2018 per poi rientrare con un’esposizione di circa un punto percentuale su Btp a breve scadenza (fino a 4 anni).
Allineato anche Carlo Putti, investment specialist dell’M&G EM Bond Fund e dell’M&G Global Floating Rate High Yield Fund:
“Sull’Italia abbiamo ancora un posizionamento molto cauto e siamo sotto pesati. Eventualmente stiamo valutando di aggiungere un po’ più di esposizione dopo il sell off”.
Qualche delusione nel 2018
I gestori di M&G non nascondono le difficoltà affrontate nel 2018, con performance dei fondi deludenti.
“Non siamo soddisfatti – ha detto Bauer – e nel breve termine potremmo avere difficoltà nel raggiungere gli obiettivi. Il nostro orizzonte temporale di investimento è però più esteso del singolo anno e questo mi spinge a essere ottimista visto che ora, dopo il recente sell off, ci sono molte più opportunità interessanti sui mercati obbligazionari”.