In attesa della prossima edizione di MICAM, il salone internazionale leader a livello mondiale per le calzature, che si svolgerà dal 17 al 20 settembre a fieramilano, WSI parla in esclusiva a Giovanna Ceolini, presidente della manifestazione.
Partiamo da una panoramica generale: qual è il contesto storico industriale in cui si trova il settore calzaturiero oggi?
“Il comparto calzaturiero italiano è uno dei pilastri del Sistema Moda. Conta circa 3.700 aziende, oltre 72.000 addetti e un saldo commerciale da sempre attivo di oltre 5 miliardi di euro. Nel primo trimestre dell’anno l’export italiano di calzature è aumentato in valore del +16,1% attestandosi a 3,51 miliardi di euro ed a 57,8 milioni di paia. È l’ottavo Paese esportatore a livello mondiale in volume, ma il terzo in termini di valore. È da sempre leader indiscusso tra i produttori di calzature di fascia alta e lusso, ad elevato contenuto moda. Il settore rappresenta una realtà di estrema rilevanza quali-quantitativa nell’economia italiana.
Il successo del comparto è collegato alla vivace iniziativa imprenditoriale ed alla tipica struttura del settore, che si pone in un contesto di filiera costituito da un sistema di sub-fornitura materie prime, concerie, componenti, accessori, produttori di macchine, modellisti e stilisti. Ne deriva una concentrazione territoriale di aziende in aree organizzate in distretti, situati prevalentemente in 7 Regioni: Marche, Toscana, Veneto, Campania, Lombardia, Puglia ed Emilia Romagna, interessando ben 23 province. La primaria posizione nei mercati internazionali dell’industria calzaturiera italiana è dovuta ad una forte capacità competitiva, basata sulle superiori caratteristiche qualitative del prodotto, sulla rilevante capacità innovativa nei procedimenti di fabbricazione tradizionali e capacità di lavorazione degli operai calzaturieri, supportate da scuole di formazione esistenti sul territorio, tecnologicamente e stilisticamente all’avanguardia. Questi dati fotografano una situazione di assoluta eccellenza”.
Quali saranno le novità più importanti della prossima edizione del MICAM in programma dal 17 al 20 settembre 2023 a fieramilano?
“Naturalmente le anticipazioni delle collezioni primavera estate 2024 che gli operatori possono scoprire in anteprima. Inoltre come di consueto, grazie ad uno strutturato programma convegnistico e di eventi riusciamo a offrire una panoramica esaustiva sul comparto calzaturiero. Abbiamo delle sezioni specifiche dedicate ad ogni tematica. Si va dall’area degli emerging designers dove poter osservare le creazioni dei talenti emergenti da tutto il mondo, alla sezione MICAMX che offre occasioni uniche di aggiornamento sulle tematiche più importanti per il nostro comparto. Il tutto declinato nei quattro filoni del concept: trends & materials, sustainability, art fashion heritage & future e the future of retail offriamo una esaustiva panoramica sul comparto.
Attenzione puntata poi sulla sostenibilità con VCS Verified & Certified steps. Ricordo che rappresenta la prima certificazione per il settore calzaturiero concessa alle imprese che intraprendono un percorso di valutazione, misurazione e, soprattutto, miglioramento delle performance riguardo ai principali aspetti della sostenibilità aziendale secondo gli standard riconosciuti a livello internazionale. Un marchio che sta diventando sempre più imprescindibile per le aziende calzaturiere”.
L’area “Tech” all’ultima edizione di MICAM
Una nuova campagna accompagnerà̀ questa nuova edizione, accogliendo espositori e visitatori con tre semplici parole: WALK YOUR WAY. Cosa rappresenta questo messaggio?
“Walk Your Way è un invito ad esplorare il proprio stile, ad abbracciare la propria individualità e a indossare le scarpe con fierezza per raggiungere le proprie mete passo dopo passo. MICAM rappresenta un intero universo di stili fatto di calzature di qualità che portano con sé un sistema valoriale, costituito dall’attenzione alla persona. Non esistono regole da seguire quando si tratta di scarpe. Ognuno è incoraggiato a farsi guidare dalle proprie passioni e a indossare il modello che più lo fa sentire a proprio agio in ogni situazione”.
Quali saranno le maggiori tendenze della primavera-estate 2024?
“MICAM è il primo Salone internazionale a presentare un’Area tendenze e una Trend Guide per buyer basate su dati. Come servizio esclusivo offerto dalla rassegna, questo progetto data-driven nasce dal desiderio di migliorare l’esperienza dei visitatori, fornendo loro le indicazioni più affidabili sui trend stagionali per ottimizzare i loro acquisti. Quattro le macrotendenze per la stagione primavera /estate 2024.
La prima, “Rifugio Ancestrale” ci porta in un universo austero, aulico e consapevole, che si traduce in una palette chiara di colori caldi e rassicuranti. La seconda, “Eden virtuale”, punta a un nuovo mondo che sogna specie sconosciute e oggetti meravigliosi con un design sorprendente. La palette è composta da pastelli digitali, che pur essendo sbiancati esprimono fortemente il colore, con una aura artificiale, che abbinato a materiali sintetici ricorda delle gelatine o il bubble-gum. “Sovversione chic” invece, manifesta il desiderio di esplorare le stranezze e i turbamenti del mondo contemporaneo per scoprire nuovi canoni di bellezza. Questo concetto si immerge con cautela nel mondo dei cattivi, degli antieroi e degli emarginati. La palette parte dai grandi classici quali nero, blu e rosso, ai quali si aggiungono sfumature violacee e grigie. Infine, “Bio Hacker”, è una tendenza che aspira ad immergersi nella natura per comprenderne il mistero nascosto, alla ricerca di soluzioni per un futuro rigenerativo. La palette è inspirata completamente alla natura con verdi kaki, fango chiari e scuri, ravvivati da un tocco di verde lime e un turchese. I materiali di questo tema sono i più ricercati lato sostenibilità, con pelli vegane di origine naturale, estratte dal cactus, dall’ananas, dal riso o gomme riciclate, derivate dalle alghe o dalla canna da zucchero”.
Una parte del MICAM è dedicata ai nuovi creativi: per questa edizione 12 nuovi designer emergenti saranno presentati nell’area Emerging Designers. Un aspetto della manifestazione è infatti anche quella di trovare e coinvolgere i nuovi creativi di domani. Come vengono selezionati?
“Gli Emerging Designers rappresentano una delle sezioni più attese di Micam, e il grande afflusso del pubblico ne certifica l’interesse. Sono dodici nuovi designer emergenti selezionati da una giuria composta fra i massimi esperti del settore.
La ricerca è il filo rosso che unisce le proposte dei giovani stilisti, pronti a raccontarsi ai buyer internazionali di MICAM, dopo un percorso che, come sempre, li ha visti scelti da una giuria qualificata. Sostenibilità e originalità sono le parole chiave delle loro collezioni che puntano a materiali riciclati o riciclabili, attenzione alla filiera produttiva, Made in. Marketing e social media, oltre che design e fashion sono le skills che questi designers hanno sfruttato per emergere e farsi notare. Micam metterà a disposizione un layout interamente rinnovato, dedicato alle loro collezioni e darà voce alla loro concezione di moda e stile. Dall’Italia all’Argentina, dalla Svizzera al Giappone, l’atlante della moda raccontato da questi giovani emergenti è ampio e ricco di suggestioni di stile. Calzature classiche e sneakers, stivali e sandali, non c’è limite alla creatività, con proposte pronte a riscrivere la storia della calzatura con forme innovative e maniacale attenzione al dettaglio”.
L’area “Emerging Designers” all’ultima edizione di MICAM
Ci parla dell’andamento del settore calzaturiero italiano nel 2022 e del primo trimestre del 2023?
“Possiamo considerarlo positivo? Il report elaborato dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici evidenzia la ripresa del nostro comparto che nel primo trimestre del 2023 registra una crescita del fatturato del +13,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Dopo l’ennesimo record conseguito a consuntivo 2022 (12,65 miliardi di euro, +23% sul 2021), prosegue l’incremento dell’export, segnando +16,1% a valore.
In particolare, tutte le prime 20 destinazioni, con la sola eccezione della Svizzera (-7,8%), mostrano aumenti in valore e quasi sempre a doppia cifra. Diverso però il discorso in termini di volume, dove rallenta vistosamente il Nord America (-19,4%) e frenano la Germania (-8,8%), il Regno Unito (-10,1%) e i flussi diretti in Svizzera (-24,8%), tradizionale hub logistico delle griffe del lusso. Rimbalzo in Russia e Ucraina, anche se va tenuto conto che nel marzo dello scorso anno, subito dopo l’avvio del conflitto, le vendite verso i due mercati erano crollate; risultati premianti in Kazakistan (+77% in valore). Continua inoltre il recupero sul mercato interno (+8,2% in spesa gli acquisti delle famiglie su gennaio-marzo 2022). Diciamo pure che i segnali positivi ci sono, al netto di alcune criticità quali i costi elevati di energia e materie prime. Elementi che rappresentano attualmente il problema maggiore per le imprese calzaturiere”.
Il vostro evento è sempre stato molto dinamico e attivo, quali sono le attività previste per le prossime stagioni?
“C’è un fil rouge che intende portare avanti nelle prossime edizioni? Stiamo lavorando per offrire contenuti sempre aggiornati ed appetibili dagli operatori internazionali che giungono a Micam. Sicuramente sostenibilità e digitalizzazione rappresentano i due temi su cui si giocheranno le sfide più competitive del mercato nei prossimi anni. Fondamentali anche per il Made in Italy calzaturiero”.
Un’immagine dell’ultima edizione di MICAM
Per quanto riguarda il mondo della calzatura, quale ritiene sia il settore che sta maggiormente performando in Italia?
“Farei un distinguo sul doppio fronte, export e consumi interni. Nel primo caso, il comparto delle calzature con tomaio in pelle, primo per importanza con un’incidenza del 63% sulle vendite estere in valore, è l’unico a presentare incrementi dell’export sia in valore (di poco superiori alla media, +18,6%) che in volume (+1,4%) a confronto con gennaio-marzo 2022. In merito alla spesa delle famiglie italiane, tutte le categorie merceologiche mostrano un segno positivo, con variazioni comprese tra il +9,5% delle scarpe donna e il +3,9% della pantofoleria In particolare quest’ultima, assieme alle “sportive e sneakers”, ovvero le più utilizzate durante gli anni di pandemia e dunque le meno colpite sono le uniche ad aver superato in valore i livelli 2019”.
Infine, quali sono le aspettative (e le sue aspettative personali) per questa edizione?
“Il comparto, come evidenziato dai dati economici enunciati in precedenza, mostra segni di ripresa dopo il periodo buio della pandemia. Naturalmente alcune criticità permangono ma sono certo che il peggio sia ormai alle spalle. Mi attendo un sostenuto afflusso di pubblico alla manifestazione grazie finalmente alla fine delle restrizioni sui viaggi, nonostante il perdurare del conflitto russo-ucraino in quell’area. Auspico inoltre, che Micam possa essere l’occasione per tanti operatori di concretizzare le occasioni di business ed il volano per il successo delle imprese italiane calzaturiere”.
Giovanna Ceolini, presidente MICAM