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Microsoft: Bill Gates messo alla porta

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NEW YORK (WSI) – Tre dei 20 principali investitori in Microsoft stanno facendo pressioni sul CdA perché Bill Gates, il fondatore dell’azienda nonché uno degli uomini di successo più ricchi al mondo, lasci l’incarico di presidente.

Lo rivelano a Reuters fonti vicine alla vicenda.

Se è da anni che il Ceo Steve Ballmer era sottoposto a pressioni per cambiare strategia e migliorare la prova dell’azienda e il suo valore in Borsa, nel caso di Gates, che rimane una delle figure più rispettate e influenti del mondo tecnologico, si tratta della prima volta che viene preso di mira dalla maggioranza degli azionisti.

Contattato da Reuters, un membro del gruppo si è rifiutato di rispondere. Gates ha fondato Microsoft 38 anni fa, facendone una delle imprese di maggiore successo nell’era dell’hi-tech.

Non c’è nessuna indicazione che il Cda di Microsoft possa accogliere le richieste di questi azionisti, che assieme controllano oltre il 5% del gruppo, secondo quanto spiegano le fonti, che hanno chiesto di restare anonime e di non rivelare l’identità dei soci in questione.

Gates possiede circa il 4,5% della società da 277 miliardi di dollari ed è il maggiore azionista singolo.

I tre soci sono preoccupati che il ruolo di Gates come presidente blocchi di fatto l’adozione di nuove strategie e limiti la capacità di un nuovo AD di fare cambiamenti sostanziali.

In particolare criticano il ruolo di Gates nel comitato speciale incaricato di trovare il successore di Ballmer.

Inoltre ritengono che l’attuale presidente – che spende gran parte del suo tempo dedicandosi alla sua fondazione filantropica – abbia un potere sproporzionato rispetto alla sua partecipazione in calo.

Due settimane fa la società di software ha annunciato che aumenterà del 22% il dividendo trimestrale, a 28 centesimi, e ha approvato un nuovo piano di buyback da 40 miliardi di dollari, senza data di scadenza, che sostituirà il programma precedente di uguale importo e con termine il 30 settembre.

Apple, nel frattempo, continua a crescere: l’azienda, sebbene abbia perso quote di mercato nel mercato di smartphone e tablet, può contare sul 10% del cash di tutte le altre società americane messe insieme.