Economia

Microsoft investe in OpenAI, la società di Chat GPT. Ecco perchè

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Microsoft scommette sull’intelligenza artificiale. La società fondata da Bill Gates ha deciso di aumentare il suo investimento in OpenAI, la società che sta producendo Chat GPT, un software di Intelligenza Artificiale (AI), che in questi mesi sta scombussolando completamente il web, arrivando addirittura a dare dei grattacapi a Google.

Nel 2019 e nel 2021, Microsoft aveva già investito nella società. Quella che è partita nel corso di queste settimane, in estrema sintesi, è la terza fase di una partnership con OpenAI a lungo termine. Sul proprio blog Microsoft ha spiegato che si tratta di “un investimento pluriennale e multimiliardario per accelerare le scoperte dell’Intelligenza artificiale e garantire che questi vantaggi siano ampiamente condivisi con il mondo”.

I motivi dell’investimento in Chat GPT

Satya Nadella, ceo di Microsoft, attraverso un tweet ha spiegato che la società fondata da Bill Gates, in questa fase della partnership con OpenAI fornirà la migliore infrastruttura, modelli e strumenti di intelligenza artificiale, in modo da permettere ai clienti di creare ed eseguire in maniera sicura e responsabile le proprie applicazioni nella piattaforma cloud di Microsoft. Nadella ha poi aggiunto:

“La nostra partnership con OpenAI ruota attorno all’ambizione condivisa di far progredire responsabilmente la ricerca sull’intelligenza artificiale all’avanguardia e di democratizzare l’AI come nuova piattaforma tecnologica”.

Questo importante investimento permetterà a OpenAI di continuare la propria ricerca indipendente e lo sviluppo di un’intelligenza artificiale sicura, utile e potente.

Anche Google investe nell’intelligenza artificiale

Nel corso dei prossimi mesi, Google potrebbe riuscire a lanciare un software di intelligenza artificiale, che competerà direttamente con Chat GPT, il sistema che nel corso degli ultimi tempi sta diventando particolarmente popolare per la facilità che offre agli utenti di interazione e di risposta alle domande. E che, soprattutto, potrebbe diventare una potenziale minaccia proprio per il popolare motore di ricerca.

A darne comunicazione ufficiale è stato Demis Hassabis, a capo di DeepMind, la società di proprietà di Alphabet, specializzata proprio nell’intelligenza artificiale. La società starebbe sviluppando una versione di prova e privata del suo chatbot Sparrow, che potrebbe essere rilasciato nel corso del 2023. Stando alle parole di Hassabis, questo software avrebbe delle funzionalità che mancano a Chat GPT, inclusa la capacità di citare delle fonti, grazie all’attività di apprendimento per rinforzo.

Questo importante annuncio arriva nel momento in cui sta continuando a crescere la popolarità mediatica e l’utilizzo di Chat GPT. Aziende come KPMG, Al Jazeera e Moveworks, in questo momento, stanno già utilizzando il software. OpenAI e DeepMind sono al lavoro per cercare di creare un’intelligenza generale artificiale, con l’obiettivo finale di creare hardware o software in grado di emulare il più possibile il ragionamento umano.