Migliaia di dollari rubati grazie ad un trend di Tik Tok: Jp Morgan passa alle azioni legali
JPMorgan Chase affila le armi e cita in giudizio i clienti coinvolti nel glitch del denaro infinito, un trend apparso su Tik Tok con cui sarebbero stati prelevati illecitamente migliaia di dollari dagli sportelli bancomat della banca, approfittando di un inconveniente tecnico. Tutto è nato da un video postato sul social Tik Tok in cui un utente ha mostrato il “glitch” della banca, un bug, grazie al quale per errore gli sportelli automatici (ATM) consentivano di ritirare immediatamente l’intero quantitativo di un assegno “falso” da 100mila dollari, riuscendo a ottenere quella cifra in contanti.
Da lì moltissime persone – sfruttando il glitch – si sono recate agli sportelli automatici di Chase Bank per ritirare soldi che, in realtà, non erano in loro possesso. Il problema tecnico è stato risolto nel giro di 24 ore ma la banca ha avviato le indagini.
Jp Morgan fa causa agli utenti coinvolti nel glitch
Il colosso ha così intentato causa in almeno tre tribunali federali, prendendo di mira alcune delle persone che hanno prelevato le somme più alte. Così ad Houston, una delle cause intentate da Jp Morgan, un uomo deve alla banca 290.939,47 dollari dopo che con un complice non identificato ha depositato un assegno falso da 335.000 dollari presso uno sportello automatico.
“Il 29 agosto 2024, un uomo mascherato ha depositato un assegno sul conto bancario Chase dell’imputato per un importo di 335.000 dollari”, ha dichiarato la banca nel documento presentato in Texas. “Dopo il deposito dell’assegno, l’imputato ha iniziato a prelevare la maggior parte dei fondi illeciti”.
Le cause presentate a Miami e in California
Le altre cause sono state depositate ai tribunali di Miami e al Distretto Centrale della California e riguardano casi in cui JPMorgan afferma che i clienti devono alla banca somme che vanno da circa 80.000 a 141.000 dollari. La maggior parte dei casi esaminati dalla banca riguarda importi molto inferiori, secondo quanto riferito da persone a conoscenza della situazione che hanno rifiutato di essere identificate parlando dell’indagine interna.
In ogni caso, JPMorgan afferma che il suo team di sicurezza ha contattato i presunti truffatori, ma non è stata rimborsata per gli assegni falsi. Secondo le denunce, JPMorgan chiede la restituzione dei fondi rubati ma anche gli interessi e le commissioni di scoperto, oltre alle spese legali e, in alcuni casi, ai danni. È probabile che le azioni legali siano solo l’inizio di un’ondata di contenziosi volti a costringere i clienti a ripagare i loro debiti e a dare un segnale generale del fatto che la banca non tollera le frodi.
“La frode è un crimine che colpisce tutti e mina la fiducia nel sistema bancario”, ha dichiarato il portavoce di JPMorgan Drew Pusateri alla CNBC. “Stiamo perseguendo questi casi e collaboriamo attivamente con le forze dell’ordine per assicurarci che se qualcuno sta commettendo una frode ai danni di Chase e dei suoi clienti, ne risponda”