Botta e risposta tra Roma e Bruxelles sul sul tema dell’accoglienza dei migranti che giungono nei porti italiani. Dopo che due giorni fa il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, commentando il programma del nuovo governo Lega – M5S che prevede l’espulsione di 500mila migranti, aveva detto “Siamo vigili per salvaguardare per intero i diritti degli africani che sono in Italia”, non si è fatta attedendere a lungo la risposta della Farnesina:
“L’auspicio dell’Italia – si legge nel testo diffuso ieri – è che tutta l’Ue concorra alla responsabilità per i salvataggi in mare, ai rimpatri e alla cooperazione con i Paesi di origine e transito, affinché non sia l’Italia a dovere sopportare tutto il peso dei flussi migratori che si creano nel Mediterraneo, come invece avviene da anni“.
Sui migranti la paura di Bruxelles è che in futuro possano riproporsi in Italia scene viste in passato in altri Stati dell’Unione dove anche i richiedenti asilo vengono richiusi in campi di detenzione e le espulsioni eseguite senza tanti riguardi.
Va tuttavia nottao che le preoccupazioni dell’Unione europea sembrano riguardare più la forma che la sostanza. E’ dal 2015 infatti, quando presentò la sua agenda sull’immigrazione, che l’Europa sollecita gli Stati membri ad effettuare un maggior numero di rimpatri. Un invito ripetuto anche pochi giorni fa il direttore per la migrazione della Commissione Ue, Laurent Muschel, che proprio all’Italia ha chiesto di fare di più:
“Tutti gli Stati membri rimpatriano verso il Bangladesh. I rimpatri dell’Italia verso il Bangladesh, o verso il Pakistan e l’Afghanistan, invece sono nulli perché mancano i centri di detenzione”.