Iniziata bene, finita male: tra questi due estremi si è snocciolata la seduta odierna di Piazza Affari che alla fine ha sacrificato l’’1,92% (Mibtel). Il Mib30 ha chiuso a –1,93%; più pesante il Midex che ha lasciato sul terreno il 2,64%, trascinato al ribasso dalla brutta performance di titoli editoriali come l’Espresso e di Comindustria.
La giornata non è stata un granchè nemmeno per il resto d’Europa, dove peraltro Zurigo e Amsterdam hanno concluso in territorio positivo. Ha pesato il nervosismo per la doppia velocità impressa ai listini di New York, con il Dow Jones in calo e il Nasdaq rimbalzante. Ma non si può ignorare che Milano è andata peggio di tutte.
Diverse sono le chiavi di lettura, ed è possibile che alla base del ribasso ci sia un mix di vari fattori. Da una parte, come hanno segnalato gli operatori, c’è stata la scarsa vivacità dei borsini e l’incapacità di trovare spunti alternativi in un mercato un po’ inceppato; dall’altra pare abbiano giocato due filoni di voci.
La prima vuole un’imminente cessione da parte di Comit della quota (8%) detenuta in Mediobanca; secondo altri rumors ci sarebbe stata la liquidazione di grossi Fondi, che avrebbero riversato sul mercato una massiccia ondata di ordini di vendita.
La morale comunque detta un ribasso pesante: per i telefonici, i titoli legati a Internet, i media, ma anche per quelle azioni che si erano più apprezzate anche nei settori tradizionali.
Calo anche per le utilities e in particolare per le ex municipalizzate. Male Aem (-6,7%), Acea e Amga, che segnano ribassi superiori al 5%. Hanno tenuto le Eni, mentre Enel hanno segnato un ribasso del 2,75%.
Nel Nuovo Mercato, Cdb Webtech (-11,17% dopo un’ultima sospensione per eccesso di ribasso) e Monrif (stessa situazione, finita a –7,93%) con il segno meno. Seat ha ceduto oltre il 3%. Tecnodiffusione, Opengate e Gandalf dopo essere state riammesse alle contrattazioni, hanno chiuso tutte in rialzo. Crollo di Finmatica che è scesa del 3,07%, mentre Tiscali ha lasciato sul terreno oltre due punti in percentuale.
Male i telefonici: Telecom ha perso lo 0,91%, Tim quasi il 3%; in picchiata Tecnost e Olivetti che hanno chiuso rispettivamente a -5,28 e -6,36%.
Tra gli assicurativi, bene Ras in attesa del Consiglio di amministrazione di domani che dovrebbe portare annunci importanti.
I bancari sono andati in altalena. Banca Fideuram Bipop e Bnl hanno chiuso in negativo. Bene, invece, Mediolanum e Comit.
Molto, molto bene è andata invece la giornata per la scuderia Caltagirone. La conferma, giunta ieri in tarda serata, del progetto di quotazione in Borsa della Caltagirone Editore, che raggruppa le attività editoriali e Internet, ha dato la spinta decisiva fino al +10,76%. Positive anche le controllate: Cementir +3,78%; Vianini Industria +7,98% e Vianini Lavori +3,77%.