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Milano giù, Ftse Mib -0,15%. Nuove tensioni BTP

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Milano – Piazza Affari conclude un’ottava vissuta all’insegna di fortissime oscillazioni verso il basso e verso l’alto quasi stancamente, azzerando i guadagni riportati nelle prime ore della mattinata e lasciandosi alle spalle tutta l’euforia delle ultime 48 ore. Il Ftse Mib perde lo 0,15%. Si ritorna con i piedi per terra, e gli operatori vogliono una pausa di riflessione. A smorzare del tutto l’ennesima voglia di rally, che sembrava essere tornata a far capolino in mattinata, è di nuovo il trend del mercato dei titoli di stato italiani, dove si rinnovano le tensioni.

NUOVE TENSIONI SUI BTP Dopo la nota di Fitch, che ha dichiarato che porrà in default i titoli di stato della Grecia,, notiamo un riallargamento dei vari indicatori del mercato dei bond in Italia. I rendimenti dei titoli a 10 anni si attestano al momento al 5,393% dopo il 5,241% di questa mattina, lo spread BTP/Bund risale da 234 a 256; lo spread WSI/ITA (ovvero BTP/Treasury) cresce anch’esso da 225 a 241 punti base, e i cds, dopo essere scesi a 222 punti base, riaumentano fino a 256 punti base. Insomma, tornano le tensioni sui titoli di stato italiani.

SUI MERCATI AZIONARI L’EUFORIA SI SPEGNE SUBITO – Cautela anche negli altri indici europei, che non brindano, contrariamente a come avevano fatto ieri, all’accordo raggiunto a Bruxelles per il secondo salvataggio della Grecia, che comporta aiuti per “109 miliardi dall’Unione Europea e oltre 135 miliardi dai privati”, secondo le stesse parole del presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha fatto l’annuncio. Le piazze finanziarie del Vecchio Continente fanno comunque meglio rispetto al nostro indice. Londra sale dello 0,60%, Francoforte fa +0,50%, Parigi sale dello 0,68%, Madrid aumenta dello 0,42%.

Dall’altra parte dell’Atlantico, Wall Street si sta mostra incerta, e anche qui gli investitori preferiscono rimanere alla finestra.

OGGI TONFO DEL CDS GRECIA, NONOSTANTE FITCH Impressionante la flessione del differenziale tra i rendimenti decennali greci e tedeschi dopo il piano stilato dall’Eurogruppo per salvare Atene. Il credit default swap sul rischio del paese ellenico è arrivato a crollare più di 400 punti base attestandosi al a quota 1543, nonostante la nota di Fitch che era, comunque, prevedibile. Da segnalare che il 18 luglio il cds aveva testato il record a 2.475. Forte calo anche degli spread Grecia/Germania, che oggi si attestano a 1260 contro i 1318 di ieri.

A MILANO SI SMORZANO I BUY SULLE BANCHE DEL FTSE MIB. MPS è partita con un balzo superiore all’8% per essere poi sospesa al rialzo. Il titolo ha poi concluso la sessione con un +1,38%, in un listino in cui a trionfare è un titolo non bancario, ovvero Buzzi Unicem, che balza più dell’6%. Oscillazioni al ribasso invece sul titolo Unicredit che, dopo essere salito più del 3%, è arrivato a cedere più del 4%. A tal proposito, incide la nota di una banca d’affari americana, secondo cui Piazza Cordusio dovrà procedere a un aumento di capitale. Giù anche Intesa SanPaolo, con un -2,83%.

INDICE IFO TEDESCO IN CALO . Ha deluso l’indice Ifo tedesco , che nel mese di luglio è sceso a 112,9, registrando una flessione più marcata rispetto alle stime degli analisti.

RAPPORTO UNICREDIT: il FTSE/MIB E ALTRI TITOLI SOTTO LA LENTE A PIAZZA AFFARI
Ora il Ftse Mib si pone come prossimo obiettivo la soglia psicologica dei 20.000 pts. Attenzione rivolta a Fiat dopo che ieri sera Chrysler Group ha annunciato che l’azienda torinese ha acquistato il 6% del capitale dal Dipartimento del Tesoro statunitense per USD500,0 mln e l’1,5% del capitale dal governo canadese per USD125,0 mln. Tenendo conto della diluizione, la quota detenuta dal Lingotto è di conseguenza salita al 53,5%. Il Tesoro Usa ha inoltre ceduto i diritti relativi l’Equity Recapture Agreement per USD75,0 mln (di questi USD15,0 mln sono stati corrisposti al Canada). Entro fine anno il Lingotto con l’ultimo Performance Event salirà al 58,5%.

Focus anche su De Longhi, che ieri sera a mercati chiusi ha annunciato i conti del 1H11, archiviato con ricavi consolidati in rialzo del 16,9% a/a a EUR761,0 mln(+13,8% nel 2Q11). Il Cda di De’ Longhi ha inoltre approvato il progetto di scissione parziale proporzionale per trasferire in favore di De’ Longhi Clima(interamente posseduta) la partecipazione totalitaria in De’ Longhi Professional. La scissione è subordinata all’ammissione delle azioni De’ Longhi Clima alla quotazione presso il MTA di Borsa Italiana. La scissione sarà proporzionale e le azioni della beneficiaria De’ Longhi Clima verranno assegnate agli azionisti De’Longhi sulla base di un rapporto uno a uno.

Atlantia(EUR13,49): gli analisti di JPMorgan hanno ridotto il tp da EUR20 a EUR17, rating overweight.

Banco Popolare (EUR1,554): ieri i vertici si sono incontrati con Credit Agricole per parlare della cessione da parte di Banco Popolare del 19% di Agos Ducato al gruppo francese, l’incontro non è stato decisivo ma ci potrebbe essere un accordo entro fine mese.

Fiat (EUR7,24): ha acquisito le partecipazioni detenute dal Tesoro Usa e dal governo canadese in Chrysler e ora ha una partecipazione nella casa automobilistica americana pari al 55,3% del capitale, quota che scende al 53,5% tenuto conto dell’effetto diluizione che deriverà dall’ultimo “performance event”.

Finmeccanica(EUR7,54): secondo i quotidiani, il presidente Pierfrancesco Guarguaglini è indagato per frode fiscale e false fatturazioni dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sui presunti fondi neri della società.

Parmalat(EUR2,016): Finanza & Mercati parla di ipotesi di una fusione tra la controllata di Lactalis, Sofil, e la stessa Parmalat.

Banca Pop. dell’Etruria e del Lazio (EUR2,02): Fitch ha confermato il rating di lungo termine a ‘BBB’, affermando che l’outlook negativo riflette il deterioramento della qualità degli asset e la debolezza delleperformance operative, nonostante i miglioramenti.

Olidata (EUR0,4945): è balzata ieri di oltre il 13% dopo aver annunciato di essere in prima posizione in riferimento al Lotto 2 della graduatoria provvisoria per la Gara ISE Andalucía 2011, indetta dall’Ente Pubblico Andaluso di Infrastrutture e Servizi Educativi. Lagara, che prevede la fornitura in acquisto di 123.600 Netbook, ha un valore base d’asta di EUR32,6 mln ed è suddivisa in 5 Lotti. Olidata risulta in prima posizione nella graduatoria provvisoria del Lotto 2,composto di 30.000 Netbook con un valore base d’asta di
EUR7,9 mln.

RAPPORTO UNICREDIT: PETROLIO E CAMBI

Sul mercato dei cambi, euro ai massimi da due settimane sul dollaro sopra la soglia di 1,44, anche se la valuta unica frena leggermente dopo il rally seguito al varo del secondo piano di aiuti alla Grecia, e al conseguente raffreddamento delle paure di un contagio finanziariointerno alla Zona Euro. Al momento, il rapporto eur/usd incrementa le perdite e si attesta sotto la soglia psicologica a $1,44, a $1,4356.

Sul fronte delle commodities, greggio ancora in salita a seguito delle novità giunte sulla Grecia, ma anche grazie ai progressi nella trattativa tra Congresso e Casa Bianca per la riduzione del deficit Usa. Elementi che per ora mettono in secondo piano i deboli dati economici giunti dalla Cina. I futures sul petrolio scambiati sul Nymex sono in crescita dello 0,28%, a quota $99,38 al barile.