Elon Musk è l’uomo più ricco del mondo anche se ha visto sfumare dal suo patrimonio di 189 miliardi di dollari, perdendo ben 81,2 miliardi di euro. Lo segue Bernard Arnault che ha perso 11,3 miliardi. In terza posizione l’indiano Gautam Adani, che ha visto crescere la sua ricchezza di circa 52 miliardi di dollari, piazzandosi così al primo posto di quelli che hanno guadagnato di più.
Così emerge dall’ultima versione del Bloomberg Billionaires Index, la classifica giornaliera dei miliardari curata da Bloomberg. I dettagli sui calcoli sono forniti nell’analisi del patrimonio netto sulla pagina del profilo di ciascun miliardario. I dati sono aggiornati alla chiusura di ogni giorno di contrattazione a New York.
Chi ha perso di più tra i ricchi del mondo
Per la serie anche i ricchi piangono quindi Musk, l’amministratore delegato di Tesla, la casa automobilistica di maggior valore al mondo, amministratore delegato di SpaceX, un produttore di razzi incaricato dalla Nasa di rifornire la stazione spaziale, e possiede la società di social network Twitter, ha visto perdere un po’ della sua ricchezza che rimane comunque immensa. Secondo l’indice di Bloomberg infatti con i suoi 189 miliardi di dollari può comprare l’equivalente dello 0,822% del Pil degli USA.
Scorrendo la classifica, a perdere di più è Jeff Bezos che si piazza al quarto posto dei più ricchi con 119 miliardi di euro ma perdendone circa 73 miliardi. Bezos è il fondatore di Amazon, il più grande rivenditore online del mondo che controlla anche la catena di alimentari Whole Foods e offre servizi di cloud computing e streaming. Nel 2021 Amazon ha registrato un fatturato di 470 miliardi di dollari.
Chi ha guadagnato di più
Dalla classifica emerge che invece al primo posto tra i miliardari troviamo Gautam Adani, il fondatore di Adani Group, il più grande operatore portuale dell’India. Il gruppo infrastrutturale con sede ad Ahmedabad, in India, è anche il più grande produttore di carbone termico e il più grande commerciante di carbone dell’India. Adani Enterprises, la società commerciale quotata in borsa del gruppo, ha registrato un fatturato di 9,3 miliardi di dollari nell’anno conclusosi il 31 marzo 2022.
Dietro ad Adani troviamo Jeff Yass che ha aggiunto circa 29 miliardi di dollari al suo patrimonio di 33, 5 miliardi. il fondatore di Susquehanna International Group, una società di trading, con sede a Bala Cynwyd, Pennsylvania, che investe anche in private equity e venture capital. Yass ha anche una partecipazione di minoranza in ByteDance, lo sviluppatore di TikTok.
In terza posizione tra coloro che hanno visto crescere il loro patrimonio Alain Wertheime che, insieme al fratello Gerard controlla Chanel, la casa parigina di profumi e moda che produce il famoso profumo Chanel n. 5. Il gruppo di beni di lusso, fondato dalla stilista Coco Chanel nel 1910, ha registrato un fatturato di 15,6 miliardi di dollari nel 2021. Altre attività includono vigneti e cavalli da corsa in Francia. L’imprenditore francese ha portato a casa un bottino di 11,8 miliardi di dollari in più.
Nella classifica dei miliardari troviamo anche Giovanni Ferrero e famiglia, che controlla il Gruppo Ferrero, il secondo produttore di cioccolato al mondo. L’azienda, con sede ad Alba, vende cioccolatini Ferrero Rocher, Nutella, mentine Tic Tac e altri dolciumi in oltre 170 Paesi. L’azienda è di proprietà di diversi membri della famiglia e nel 2021 ha registrato un fatturato di 12,9 miliardi di euro (13,6 miliardi di dollari).
A guadagnare anche Warren Buffett, la leggenda degli investimenti, l’Oracolo di Ohama che con la sua Berkshire Hathway sembra non sbagliare mai un colpo, totalizzando un patrimonio netto di 110 miliardi di dollari.
I miliardari della old e della tech economy
A ben vedere a guadagnare di più sono le società della old economy come la conglomerata di Adani e perso le imprese tecnologiche, come sta avvenendo anche sui mercati. Nessuna delle 15 società hi-tech più grandi di Wall Street è riuscita difatti a generare ritorni positivi nell’anno che sta per chiudere. Microsoft ha perso da inizio del 2022 una capitalizzazione di ben 700 miliardi di dollari e anche il valore di mercato di Meta-Facebook è crollato di oltre il 70% rispetto ai record del social network gestito da Mark Zuckerberg, bruciando più di 600 miliardi di dollari da inizio anno.