Da Elon Musk, Mark Zuckerberg a Warren Buffett, Bill Gates, Jeff Bezos sono alcuni dei miliardari più famosi che ogni anno vedono crescere il loro patrimonio e che entrano di tutto diritto nel Bloomberg Billionaires Index, un indicatore che traccia le variazioni nella ricchezza delle 500 persone più ricche del mondo e che viene aggiornato ogni giorno incorporando informazioni come le variazioni nel valore di mercato delle rispettive partecipazioni azionarie.
Dove studiano i miliardari
Tanti i consigli e le dritte che a volte gli stessi miliardari danno a chi vorrebbe seguire le loro orme ma a parte il talento e la stoffa da imprenditore che sono doti innate, una buona base è senza dubbio l’istruzione ad hoc.
In particolare prendendo a riferimento il loro grado di istruzione, si scopre che Steve Jobs, Bill Gates e Mark Zuckerberg non hanno nemmeno finito il college. Chi invece all’università è andato – e sono la maggioranza dei super ricchi mondiali- ha frequentato college più o meno esclusivi. Quali? A indicarli Forbes che mette in testa Harvard che ha sfornato ben 29 milionari, a seguire l’Università della Pennsylvania con 28 milionari, a pari merito con Stanford (28 milionari) e poi via via Yale (21 milionari), Università di Mumbai (20 milionari), Cornell (18 milionari), Università della California del Sud (15 milionari), MIT (14 milionari), Columbia University (11 milionari), Princeton (11 milionari) e Berkley (11 milionari).
Come investono
Non solo l’istruzione come detto. Sapere dove e come investire è senza dubbio parte fondamentale della loro ricchezza. A tal proposito Ramsey Solutions, una società creata dallo specialista finanziario Dave Ramsey, ha condotto la più grande indagine su circa 10.000 milionari nel mondo, la National Millionaire Study, scoprendo che la maggioranza dei magnati del nostro pianeta sono d’accordo sull’importanza dell’arte dell’investimento che rappresenta la parte più importante delle fortune da loro accumulate. Ben tre milionari su quattro azzardano investimenti al di fuori dei piani aziendali, ma non prima di avere condotto un’accurata analisi dei rischi. Investire ma al tempo stesso anche risparmiare: fattore chiave è che la maggior parte dei milionari risparmia costantemente.
Elemento importante è l’analisi di ciò che spendono. Il sondaggio ha rivelato che il 94% dei milionari vivono con meno di quanto guadagnano e fanno un vero sforzo per limitare al massimo le spese della carta di credito. Ha fatto scalpore la notizia che Elon Musk, il patron di Tesla e Space X, vive in un monolocale da 37 metri quadri.
Come gestiscono il patrimonio: qualche dritta
Diventare miliardari è il sogno di molti, anche se alla portata di pochi. Non solo un’attenta gestione delle entrate e delle uscite può fare la differenza ma molto dipende anche dalla capacità di far investimenti.
Come fare? Qualche suggerimento arriva da Grant Sabatie, fondatore del sito Millennial Money, che ha messo a punto un calcolatore in grado di determinare in anticipo quanto anni sono necessari per mettere da parte un milione di dollari, calcolatore che parte da questi cinque parametri:
- Reddito: quanti soldi stai guadagnando
- Spese: quanti soldi stai spendendo
- Risparmio:quanti soldi stai risparmiando
- Tasso di risparmio:= Risparmio diviso per il reddito
- Tasso di crescita degli investimenti ogni anno
Facciamo un esempio, considerando un tasso di rendimento anno degli investimenti del 7%.
Con un reddito annuale di $ 50.00, un tasso di risparmio del 20% sul totale ( circa $ 10.000) e un rendimento del 7% annuale ottenuto magari investimento in fondi indicizzati legati al mercato azionario, ci vorranno ci vorranno 30 anni per raggiungere l’obiettivo. Ovviamente più alto è il tasso di risparmio, più velocemente sarai in grado di andare in pensione.
Paul Benson, consulente finanziario australiano autore del podcast Financial Autonomy, ha indicato cinque utili suggerimenti per diventare milionari. In primis, secondo l’esperto, è bene concentrarsi sulla propria capacità di generare reddito, considerando quali investimenti si possono fare. In secondo luogo, elemento per alcuni faticoso, ma che non può essere trascurato, spendere meno di quanto si guadagna. Terzo, iniziare ad investire e in tal caso la parola chiave è diversificare. Infine, ricorre alla leva finanziaria che amplifica i risultati (un investimento che genera un risultato positivo fa sì che tu, investitore, ottenga una ricompensa maggiore. Ma ovviamente funziona in entrambe le direzioni. Quando l’investimento prescelto registra rendimenti negativi, l’aggiunta di prestiti peggiorerà il risultato) e da ultimo essere paziente.