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Miliardari: si accumula più ricchezza con l’eredità che con le imprese

Nell’ultimo anno i miliardari di tutto il mondo hanno accumulato più ricchezza attraverso l’eredità che attraverso l’imprenditorialità secondo l’UBS Billionaire Ambitions Report. E’ la prima volta che succede da quando la banca svizzera ha iniziato a monitorare con attenzione il settore. “Questo è un tema che ci aspettiamo di vedere sempre più spesso nei prossimi 20 anni, dato che oltre 1.000 miliardari passeranno ai loro figli una cifra stimata di 5.200 miliardi di dollari”, ha dichiarato Benjamin Cavalli di UBS Global Wealth Management. Basti pensare che nell’ultimo anno, in 53 hanno ereditato un totale di 150,8 miliardi di dollari, superando il totale di 140,7 miliardi di dollari degli 84 nuovi miliardari self-made.

Gli eredi si fanno strada da soli

Con l’avanzare del grande trasferimento di ricchezza, ogni generazione ha una propria visione dell‘eredità. Il 68% dei miliardari intervistati con ricchezza ereditata ha dichiarato di voler continuare e far crescere ciò che i genitori hanno raggiunto in termini di business, brand o asset. Credendo nel proseguimento dell’attuale eredità familiare, il 60% degli eredi vuole consentire alle generazioni future di beneficiare del proprio patrimonio e intende continuare a seguire gli obiettivi filantropici predefiniti dai genitori (32%).

Tuttavia, gli eredi sono consapevoli di dover rimodellare e riposizionare il proprio patrimonio per dar seguito all’eredità familiare. Nel momento in cui ereditano le aziende familiari, gli investimenti e le fondazioni dei genitori, cercano di concentrarsi maggiormente sulle principali opportunità e sfide economiche odierne, come le tecnologie innovative, la trasformazione dell’energia pulita e l’impact investing. I miliardari di prima generazione ne sono consapevoli: il 58% afferma che la loro sfida più grande sarà quella di tramandare agli eredi i valori, l’istruzione e l’esperienza necessari per avere il controllo sul futuro.

Cresce il patrimonio dei miliardari

A livello globale, la ricchezza dei miliardari si è parzialmente ripresa nel periodo 2022/2023, grazie a quelli a capo di business nei settori consumer e retail in Europa, dopo essere diminuita di quasi un quinto nei 12 mesi precedenti. Complessivamente, nell’ultimo anno il numero di miliardari è aumentato del 7% a livello globale, passando da 2.376 a 2.544 e la loro ricchezza è aumentata del 9%, passando da 11.000 miliardi di dollari a 12.000 miliardi di dollari.

Mentre i miliardari con aziende innovative nei settori della tecnologia e dell’healthcare hanno accumulato le maggiori ricchezze nell’ultimo decennio, si registrano i primi segnali di miglioramento (+15%) per i miliardari con aziende del settore industriale, che probabilmente continueranno a crescere grazie alla transizione energetica e all’aumento della spesa per la difesa in diversi Paesi.

Dove investiranno i miliardari nei prossimi mesi

Per quanto riguarda gli investimenti, il 43% dei miliardari di prima generazione intende aumentare la propria allocazione al private debt nei prossimi 12 mesi e il 38% prevede di aumentare le partecipazioni in obbligazioni dei mercati sviluppati. Gli eredi prediligono invece il private equity, con il 59% che intende raccogliere investimenti diretti nelle aziende e il 55% che intende investire maggiormente in fondi di pe. Ci sono però delle differenze a livello geografico: il 50% dei miliardari in Europa, Medio Oriente e Africa prevede di aumentare l’esposizione alle obbligazioni dei mercati sviluppati, seguite a breve distanza dagli hedge fund (46%). Il 63% dei miliardari nelle Americhe prevede invece di aumentare la propria esposizione agli investimenti in private equity.