I millennial sono destinati a diventare la generazione più ricca della storia, ma sono pronti a gestire il grande afflusso di denaro che presto finirà nelle loro mani dai loro genitori? Secondo le stime della società di consulenza immobiliare Knight Frank, solo negli Stati Uniti, il trasferimento di ricchezza, nei prossimi vent’anni varrà 90.000 miliardi di dollari. Il che renderà probabilmente i millennial “la generazione più ricca della storia”.
Millennial impreparati nella gestione della ricchezza
Di fronte a questo cambio di testimone nella ricchezza globale, ci si chiede se i millennial (nati tra il 1980 e il 1994), spesso dipinti come spendaccioni, pigri e frivoli, più propensi ad aprire il portafogli per un toast all’avocado invece che risparmiare per una casa siano realmente attrezzati per gestire il denaro che da qui a poco riceveranno?
“I millennial sono molto poco preparati… non sono preparati come la generazione che ha creato la ricchezza”, ha spiegato alla CNBC Salvatore Buscemi, cofondatore e managing partner del multi-family office Brahmin Partners, specificando che quando i millennial erediteranno questa ricchezza, avranno già quarant’anni e potrebbero non avere l’attitudine per avviare un’attività in proprio o per investire. “Non hanno le competenze necessarie per poterlo fare perché non hanno mai dovuto farlo, non sono mai stati spinti”, ha detto Buscemi, aggiungendo che la natura umana suggerisce che le persone sono meno inclini ad acquisire nuove competenze con l’avanzare dell’età. “E il problema è: saranno motivati più avanti nella vita a spingersi ad acquisire queste competenze?”, si chiede Buscemi.
È probabile che la generazione dei millennial si concentri su obiettivi a breve termine, mentre quelle che li hanno preceduti si sono concentrati sul risparmio per le tappe fondamentali della vita come la costruzione della famiglia e la pensione, suggeriscono gli esperti.
Sebbene i millennial abbiano vissuto la crisi finanziaria globale del 2008, sono “più distanti” dai problemi della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze, che hanno contribuito a formare la mentalità dei loro genitori sul denaro, secondo un rapporto di RBC Wealth Management. Inoltre, secondo una ricerca condotta dalla società di servizi finanziari LendingClub, i millennial sono la generazione più propensa a vivere di stipendio in stipendio, poiché questa “generazione sandwich” deve sostenere sia i genitori anziani sia i propri figli.
Anche in Italia atteso boom di trasferimenti
Anche l’Italia non si sottrae al trend. Una recente analisi di Moneyfarm, complice l’invecchiamento demografico della popolazione italiana, ha messo in evidenza che entro il 2045 saranno trasferiti tramite eredità ben 1.176 miliardi di euro, una cifra senza precedenti, ma che potrebbe, anche in questo caso, coglierli impreparati a gestire al meglio questo importante passaggio, considerato che la ricchezza finanziaria netta media per le famiglie con capofamiglia under 35 è di 105.051 euro, contro i 147.220 euro degli over 65.
Dall’ultimo sondaggio di Moneyfarm, effettuato su un campione nazionale di età compresa tra i 25 e i 65 anni, emerge da una parte una richiesta di maggiore flessibilità nella scelta degli eredi e della ripartizione tra essi del proprio patrimonio immobiliare e/o finanziario, non necessariamente corrispondente a quanto previsto dalla legge, dall’altra una scarsa dimestichezza con alcune questioni successorie, come per esempio i costi o i vantaggi degli strumenti finanziari che possono in qualche modo “sostituire” l’ancora poco diffusa abitudine di fare testamento.