ROMA (WSI) – Una vera e propria maratona notturna, che ha preso il via alle 20 di ieri sera e si è conclusa stamane all’alba.
Le Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno dato l’ok al Dl Milleproroghe. Prossima tappa, l’esame dell’Aula alle 18.30 di oggi. Attesa la richiesta di fiducia da parte del governo. I tempi sono stretti, il decreto scade il 3 marzo e deve ancora passare al Senato.
Tra le principali novità approvate dalle commissioni, la proroga al 2015 del vecchio regime dei minimi Iva al 5%. L’emendamento approvato stabilisce che i possessori di partita Iva, con guadagni fino a 30.000 euro, per tutto il 2015 potranno optare sia per il nuovo regime dei minimi con l’aliquota forfettaria al 15%, come previsto dalla legge di Stabilità, sia per il vecchio regime al 5% ma con il limite fino a 5 anni o al raggiungimento dei 35 anni d’età.
Nel decreto legge si riformula anche la questione degli sfratti, con una proroga per 4 mesi del blocco. Di fatto si prevede che il giudice possa “disporre la sospensione dell’esecuzione” dello sfratto “fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione”, per consentire il “passaggio da casa a casa”.
Si salva “lo sconto” a Rai e Mediaset, dal momento che non vengono modificate le norme sulle frequenze tv, così come non sarà applicata alcuna sanzione alle Regioni che sforano il Patto di stabilità.
Approvate, o in via di approvazione, altre proposte, dalla riapertura dei termini per la rateazione delle cartelle Equitalia alla proroga per altri due anni degli incentivi per il rientro dei cervelli, fino alla proroga dell’appalto per i collaboratori scolastici di Palermo (fino a fine anno), in attesa che si trovi una soluzione per i lavoratori.
Si prevede il via libera anche per l’aumento al 20% dell’anticipo del prezzo degli appalti e dello slittamento a settembre del termine per la riduzione delle stazioni appaltanti. (Lna)