ROMA (WSI) – Minacce naziste ad un consigliere del Movimento 5 Stelle al Comune di Ravenna: è questa la denuncia che compare sul blog di Beppe Grillo a firma di Pietro Vandini, consigliere comunale a Ravenna. Ad entrare nel dettaglio della vicenda è lo stesso rappresentante emiliano con il seguente post:
“A tutti coloro che ringraziamo per la solidarietà circa l’episodio di bigliettini con minacce recapitati sull’auto di uno dei consiglieri comunali ed indirizzati al Movimento ed al capogruppo Vandini, ricordiamo che il clima attuale non contribuisce a rasserenare gli animi. Cosa dovremmo dire, noi, che siamo stati paragonati a flottiglie di automi acefali in mano ad oscuri dittatori pronti a sacrificarci per la conquista dell’universo? Basta accendere la radio o la TV o leggere un quotidiano nazionale per trovare gli epiteti appioppati agli eletti del M5S: ignoranti, incompetenti, esaltati, fideisti, irresponsabili, schiavi, servi.
A nulla vale la considerazione che siamo una forza esistente da anni e radicatissima sul territorio ma non ancora perfettamente organizzata ed appena arrivata in Parlamento, la percentuale di donne, giovani e laureati maggiore di tutte le forze politiche; che al nostro interno ci siano solo incensurati estranei alle logiche partitiche e che una grandissima quantità di italiani, il cosiddetto “popolo”, abbia deciso di accordarci la sua fiducia. Il popolo non è degno di rappresentare se stesso, evidentemente: sconcertante udirlo dalla destra, sconvolgente dalla sinistra.
La stessa sinistra che si dileggia a rispolverare ed arroventare fasci e svastiche per tentare di marchiarci. Pare che nessuno abbia compreso la natura “popolare”, spontanea, genuina, diretta, pacifica e territoriale del M5S, e di come abbia deciso di riscoprire la coerenza ed il dovere verso gli impegni presi.
Coerenza può realizzarsi solo attraverso il rispetto verso gli ideali fondativi del Paese: la nostra millenaria cultura, la Resistenza, la legalità o l’altissimo valore della nostra Costituzione. Il Movimento ha dimostrato che gli Italiani non sono narcotizzati, ma pronti a difendere i diritti di tutti partendo dai doveri di ciascuno. Da fascisti come siamo stati molto spesso bollati, abbiamo ricevuto insulti e minacce da sedicenti “colleghi” a firma svastica… Per noi vale il motto: “riportare di moda l’onestà”. Vedremo se anche altri avranno la voglia ed il coraggio di farlo”.